Il sistema di rimborsi previsti da AgCom relativo alle bollette con tariffazione a 28 giorni è stato sospeso. Il TAR del Lazio infatti ha deciso che le compagnie telefoniche potranno aspettare fino a ottobre prossimo, ovvero fino al giudizio di merito, prima di stornare dalle bollette telefoniche gli importi corrispondenti alle maggiori somme dovute allo schema tariffario a 28 giorni.
Il motivo è che le somme che dovrebbero pagare sono "in grado di incidere sugli equilibri finanziario-contabili della azienda". In sostanza il TAR è stato ispirato dalla prudenza, infatti considerando gli elevati importi che gli operatori dovrebbero rimborsare agli utenti, ha deciso di rinviare questi esborsi in via cautelare finché non verrà definitivamente accertato che debbono pagare.
Cosa succede adesso con i rimborsi
L'Autorità aveva preso la decisione di punire le compagnie lo scorso 19 dicembre, imponendo loro di restituire i soldi agli utenti. Il TAR ha respinto il ricorso degli operatori e di Asstel contro la delibera con cui Agcom imponeva loro il ritorno alla fatturazione su base mensile per rete fissa. La decisione del Tar inoltre non riguarda la maxi multa imposta agli operatori da Agcom - circa 1,1 milioni di euro ciascuno - sulle quali però deciderà anche in questo caso in via definitiva l’udienza di merito.
Critica la posizione dell'Unione Nazionale Consumatori, che giudica un regalo alle compagnie la decisione del TAR. Secondo UNC infatti, gli importi elevati che le compagnie devono rimborsare testimoniano che le aziende sono andate avanti imperterrite a violare la delibera dell'Autority. "Non si può far ricadere questa scelta aziendale sulle famiglie, vanno immediatamente risarciti", dice UNC. La vicenda è destinata a continuare. Ci si può aspettare un ricorso degli operatori al consiglio di Stato (principalmente per chiedere la sospensione delle sanzioni), ma anche ulteriori mosse di Agcom.
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