Il colpo all'export di auto
Donald Trump vuole - secondo il Wall Street Journal - ha avanzato questa proposta durante l'incontro avuto alla Casa Bianca con i vertici dei principali costruttori d'auto mondiali. In base agli accordi con l'Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), l'export di auto negli Stati Uniti è soggetto a tariffe del 2,5%, che nel caso dei camion raggiungono anche il 25%. Tutto questo eccezion fatta per quei paesi che hanno un accordo di libero scambio con gli States.Nello stesso incontro ha elogiato Sergio Marchionne prendendolo come esempio virtuoso. Il motivo? L'impegno di Fca di investire risorse negli Usa, oltre un miliardo di dollari nelle attività sul suolo americano. Peraltro accompagnato dal programma di traferire entro il 2020 dal Messico allo stabilimento di Warren (Michigan), la produzione del pickup truck Ram Heavy Duty. Trump è stato molto diretto quando ha chiesto: «Voglio che costruiate milioni di auto in più negli Stati Uniti».
Nel corso dello stesso meeting, Trump ha parlato anche del Nafta, l'accordo di libero scambio fra Stati Uniti, Canada e Messico. Il presidente ha ammesso: «non ne sono mai stato un grande fan». Le trattative per una revisione dell'intesa sono in corso, anche se e possibilità di giungere a un accordo non sembrano affatto vicine. La rinegoziazione di questa intesa potrebbe avere un impatto notevole sull'industria delle quattro ruote americana.
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