Economia circolare e virtuosa
Complessivamente, il riciclo è giunto a un volume di quasi 2 milioni di tonnellate raccolte e avviate al riciclo. Ancora più interessante è che la percentuale di recupero è giunta al 63%, più del doppio di quanto fissato dall'Unione Europea come target da raggiungere entro il 2030 (30%).Il sistema di economia circolare che si è venuto a creare è molto importante, perché oltre ad aver smaltito 2 milioni di tonnellate di legnami, tra questi ben 780mila sono stati usati per generare pallet. Nella trasformazione sono stati creati 56 milioni di pallet usati. Ma sono stati creati anche pannelli truciolari, blocchi di legno cemento per l'edilizia e altro.
Benefici su occupazione e ambiente
Quella del settore del legno è diventato un esempio concreto (e vincente) di economia circolare, un successo made in Italy che ci pone all’avanguardia in Europa. Ad essere stati avviati al recupero (sin dal 1997) sono imballaggi industriali e ortofrutticoli, bobine e imballaggi alimentari. La filiera è molto nutrita, visto che conta 2.000 consorziati ed ha convenzioni attive con oltre 4.541 comuni italiani, 416 piattaforme di raccolta private diffuse sul territorio e 13 impianti di riciclo. Senza considerare l'enorme e positivo impatto ambientale (risparmio nel consumo di CO2 pari a quasi un milione di tonnellate) e occupazionale (6mila addetti) di questo schema virtuoso.Sotto il profilo territoriale, la Regione leader in questo ambito è la Lombardia. Qui sono state recuperate circa 504.290 tonnellate di legno. Bene anche i dati dell’Emilia-Romagna (242.504 tonnellate) e dal Piemonte (197.602 tonnellate).
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