La massa di
debiti che è stata accumulata da famiglie e imprese ha raggiunto nel 2018 una cifra record, pari a
82,3 miliardi di euro. A rivelarlo è il rapporto
Unirec, ovvero la federazione nazionale che riunisce oltre 200 aziende di servizi a tutela del credito (l’80% del settore in Italia, per un totale di quasi 17 mila professionisti).
L'aumento dei debiti di famiglie e imprese
Questa enorme montagna di debiti è stata
accumulata nel tempo e riguarda le ragioni più disparate. Si tratta di pagamenti e scadenze del
mutuo sulla casa, rate di
finanziamento non saldate per tv o auto,
bollette di utilities e tlc. L'elenco è lunghissimo, e a livello di cifre registra un
incremento del 15% rispetto all'ammontare del 2017, quando era pari a 71,4 miliardi di euro. Sale anche l'
importo medio, che tocca quota 2.126 euro (+4,3% sul 2017).
Il problema grosso di questi debiti è che in molti casi si tratta di
situazioni deteriorate, di insoluti anche di vecchia data. In sostanza, di difficile recupero da parte dei creditori. Parliamo di circa il
48% del totale. Tradotto in cifre sono 39,5 miliardi. Due terzi di questi sono stati contratti dalle famiglie, un terzo dalle imprese.
I difficoltosi processi di recupero
Il volume di
crediti deteriorati sul totale ha
iniziato a crescere a partire dal 2015, quando essi sono fuoriusciti dal sistema bancario e sono stati intercettati dalle imprese a tutela del credito. Dal 2014 al 2018,
il volume di crediti affidati è salito del 70%. La forte crescita di questa massa di crediti da recuperare ha reso complesso i relativi processi. I tempi si sono dilatati e vanno in media da 5 a 6 anni, rispetto ai 12 mesi per la gestione dei crediti con anzianità molto recente. Inoltre è peggiorato anche il rapporto tra gli importi affidati e quelli recuperati: solo il 10% (7,8 miliardi) viene incassato, mentre nel 2014 era circa il doppio.
Nessun commento:
Posta un commento