La minaccia di Trump e i mercati finanziari
La nuova miccia è stata innescata da Trump sul finire della settimana scorsa. L'inquilino della Casa Bianca ha infatti minacciato di alzare i dazi sulle merci cinesi, perché secondo lui i negoziatori di Pechino stanno temporeggiando nel soddisfare le sue richieste. Appena venerdì, lo stesso Trump aveva citato i progressi nei negoziati, elogiando il presidente cinese Xi Jinping. Adesso invece questa nuova frizione adesso rischia di far deragliare i negoziati in corso tra Washington e Pechino, ed ha immediatamente acceso i timori dei mercati finanziari.L'andamento del dollaro
Durante l'avvio delle contrattazioni sui mercati finanziari tra domenica e lunedì, lo yen giapponese - classica valuta rifugio - si è apprezzato fino a un massimo dello 0,75% contro il dollaro (il biglietto verde è scivolato a un minimo di cinque settimane). Per la rabbia di chi adotta una strategia forex spread trading, malissimo invece sono andate le valute emergenti, da sempre più esposte al clima che si respira a livello internazionale. Il Rand sudafricano era arrivato a perdere quasi un punto percentuale contro il dollaro, così come il peso argentino. Caso a parte è la Lira turca, scesa ai minimi da oltre sette mesi per via dell'annullamento delle recenti elezioni e la decisione di tornare alle urne.L’EUR-USD aveva inizialmente subito un calo, ma in seguito è tornato ai livelli di chiusura di venerdì attorno quota 1,12. Il biglietto verde guadagna invece contro la Sterlina inglese (GBP-USD), in calo di circa lo 0,6%. Come si può vedere sulla migliore piattaforma trading Forex online, l'indice del dollaro (che misura la valuta statunitense rispetto a un paniere di sei principali rivali) è leggermente variato a 97,527.
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