La decisione della Federal Reserve
La FED ha infatti deciso di non toccare i tassi di interesse, così come si aspettavano gli economisti. Il costo del denaro rimane così compreso nell'intervallo tra il 2,25% e il 2,50%. L'ultimo ritocco operato dall'istituto centrale risale allo scorso dicembre, quando il FOMC decise di aumentare i tassi di 25 punti base, per la quarta volta nel 2018. La FED ha quindi deciso di non dare ascolto al presidente Trump, che di recente aveva alzato al pressione sull'istituto centrale chiedendo un taglio dei tassi, così da stimolare la crescita economica a stelle e strisce.Secondo la Federal Reserve non ci sono motivi per cambiare la propria azione, che viene ritenuta "appropriata al momento", tenendo conto della crescita (PIL a 3,2% nel primo trimestre) e della solidità dell'economia americana. Il capo della FED, Powell ha aggiunto che "non esiste un valido motivo per spostare la politica monetaria, in entrambe le direzioni". In sostanza ha spento le ipotesi di un taglio dei tassi nei prossimi mesi.
La reazione dei mercati
Le parole del capo della Federal Reserve hanno ridotto le probabilità di taglio dei tassi (così come si rilevano dai futures) al 55%, in calo dal 66% di martedì. La conseguenza è che i mercati hanno spinto il dollaro al rialzo, e i migliori segnali forex free hanno cominciato a puntare tutti sul greenback. Prima della parole di PoweIl, il biglietto aveva accusato perdite contro l'euro a causa del rapporto deludente sull'attività manifatturiera degli Stati Uniti. Quest'ultima ha avuto una frenata brusca ad aprile, peggiore delle attese. L'EURUSD si era portato a un massimo settimanale a 1,125, ma in seguito è sceso a 1,1925.Il dollaro è rimbalzato anche contro yen e sterlina, come si può vedere aprendo uno dei tanti broker online affidabili. Alla fine della sessione USA, l'indice del biglietto verde è salito a 97,73 dopo aver raggiunto un minimo di sessione a 97,15.
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