mercoledì 8 maggio 2019

Imprese italiane sempre più a caccia di profili Stem hi-tech

Le imprese cercano sempre di più giovani talenti che oltre ad una formazione importante dal punto di vista scientifico e tecnico, hanno anche una grande dimestichezza con le tecnologie digitali.

Imprese e fabbisogno di profili Stem

Le figure professionali stanno cambiando, ed alle imprese non basta più soltanto cercare ingegneri, scienziati, tecnici, matematici, ovvero quelli che sono conosciuti anche con il termine "profili Stem" (Science, Technology, Engineering, Mathematic). Oggi occorre anche che essi siano in grado di lavorare con le nuove tecnologie, cioè professionisti capaci di rispondere alle nuove esigenze delle imprese nell’era della rivoluzione digitale. E sono difficili da reperire sul mercato del lavoro.

Le aziende che introducono la digitalizzazione dei processi di lavoro sono sempre di più. Questo spiega perché le nostre imprese hanno sempre più fame di questi giovani talenti tech. Ma va detto che questa carenza non è soltanto un problema italiano. La mancanza di un grande bacino di profili in ambito tecnologico è infatti un problema avvertito su scala internazionale, dal momento che i ruoli professionali cambiano rapidamente e c'è poco tempo per colmare il gap tra richiesta e offerta. C’è la necessità e la volontà di ridurre il gap con il resto del mondo, a partire dagli Stati Uniti, dove le grandi società tech come Google e Apple hanno tracciato la strada.

Problema da risolvere anzitutto a scuola

Il primo passo andrebbe fatto sin dalla formazione scolastica, dove si deve intervenire con grande velocità per orientare meglio i ragazzi. Non c'è dubbio che saranno sempre di più le competenze digitali a fare la differenza. Si prevede che nel giro di qualche anno mancheranno circa un milione di competenze digitali, il che è un segnale di allarme per il sistema imprenditoriale. Basta pensare che soltanto nell’information and communication tecnology (Ict), verranno creati fino a 88mila posti in più dal 2018 e fino al 2020.

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