Gran parte del mondo del lavoro oggi incrocia le braccia. E' infatti indetto uno sciopero generale di 8 ore, che è stato proclamato da Cgil e Uil contro la manovra economica del governo Draghi.
Ma non scenderà in piazza la Cisl e nemmeno i partiti, ad eccezione di Sinistra italiana.
Lo stop del mondo del lavoro
A incrociare le braccia sarà sia il lavoro pubblico che privato, e prevede le sole eccezioni di scuola, sanità e servizi postali. Il primo settore in quanto c'è già stato uno sciopero venerdì scorso, il secondo perché c'è l'esigenza di salvaguardare il diritto alla salute in presenza di pandemia. Circa i servizi ambientali e le Poste, è invece intervenuto il Garante degli scioperi, che lo ha bocciato per via della concomitanza con la scadenza del pagamento Imu.
Nel settore dei servizi pubblici, a partire dai trasporti, verrà comunque garantito il rispetto delle fasce di garanzia.
Le manifestazioni
In occasione dello sciopero, si terranno anche diverse manifestazioni a Roma, Milano, Bari, Cagliari, Palermo all'insegna dello slogan "Più sviluppo, più lavoro, più coesione sociale. La responsabilità in piazza".
Le motivazioni del blocco del lavoro
Alla base dello sciopero indetto da Cgil e Uil c'è una manovra economica considerata inadeguata per il mercato del lavoro. In particolare ci sono diversi punti che vengono contestati, come il fisco, le pensioni, le politiche industriali, il contrasto alle delocalizzazioni e alla precarietà, ma anche sanità, non autosufficienza e scuola.
Nella sostanza i sindacati ritengono che questa manovra non serve a ridistribuire ricchezza e ridurre le disuguaglianze. Chiedono pertanto dei cambiamenti concreti per il mondo del lavoro e dei pensionati.
Il commento di Draghi
Riguardo a questa astensione dal lavoro, il premier Mario Draghi commenta: "Da parte del governo non c'è stata alcuna volontà punitiva verso i sindacati. C'è volontà di colloquio, confronto e ascolto", dice il presidente del Consiglio, tant'è che è già convocato per lunedì prossimo a Palazzo Chigi il tavolo sulle pensioni".
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