Dopo 19 anni, l'agenzia di rating Fitch torna ad alzare il giudizio sull'Italia. Nella serata di venerdì, la società americana ha infatti portato la valutazione del nostro debito pubblico a BBB con outlook stabile.
Un piccolo passettino, visto che il precedente valore era BBB-, ma è comunque una indicazione importante sulla nostra crescita economica.
Il giudizio di Fitch sulla crescita economica
Se l'ultima promozione di Fitch risaliva al 2002, in generale erano ben 4 anni che nessuna agenzia promuoveva l'Italia. L'ultima infatti su Standard&Poor’s. Pochi giorni fa, la società newyorkese aveva chiarito che le prospettive dell’Italia sarebbero dipese dalla sostenibilità del suo debito pubblico e dalla crescita economica attesa da qui al prossimo anno. In special modo aveva evidenziato l'importanza delle riforme e l’uso dei fondi europei del Pnrr. Fattori definiti come "cruciali".
Promossa la strategia del Governo
Evidentemente, sono due fattori che hanno convinto.
L'agenzia di rating infatti ritiene che il Governo stia adottando una buona strategia di consolidamento dei conti pubblici di medio termine. Inoltre la campagna vaccinale è stata molto efficace, tanto da consentire di ridurre al minimo le misure restrittive. Questo favorisce la dinamica della ripresa e infonde maggiore fiducia nelle prospettive di crescita economica.
Previsioni migliorate
Sulla base di questi elementi, Fitch ha rivisto le previsioni riguardo la traiettoria della nostra crescita economica e del nostro bilancio pubblico.
Fitch prevede una ripresa al 6,2% per il 2021, del 4,3% nel 2022 e del 2,3% nel 2023 grazie all’aumento degli investimenti pubblici e privati.
Il rapporto debito/PIL calerà probabilmente sotto il 154% del pil entro la fine del 2021 dal suo picco del 155,6% della fine del 2020. Il disavanzo dovrebbe scendere all’8,9% del Pil, in deciso miglioramento rispetto alla precedente stima dell'11,4%.
Il ministero del Tesoro parla di «risultato molto importante anche dal punto di vista della finanza pubblica».
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