lunedì 4 aprile 2022

Debito, le famiglie italiane sono in rosso per 22mila euro. Preoccupa il rischio usura

Il debito medio delle famiglie Italiane rimane ancora elevatissimo. Secondo l'ufficio studi della CGIA, l'ammontare dell'indebitamento in capo alle famiglie italiane è di 22.237 euro. Complessivamente quasi 575 miliardi. La variazione avvenuta nell'ultimo anno è stata di circa 800 euro a famiglia.

La crisi attuale e il maggior debito

Quello che preoccupa è il possibile aggravarsi della situazione, dovuto al caro delle bollette che si sta verificando da qualche mese. L’aumento esponenziale dei prezzi, il caro carburante e quello dell'energia potrebbero peggiorare notevolmente la situazione del debito di tantissime famiglie italiane.

Tuttavia, al momento la situazione è critica, ma non ancora drammatica. L'incremento del debito potrebbe infatti essere legato anzitutto alla ripresa economica che c'è stata lo scorso anno. Inoltre l'indebitamento è cresciuto soprattutto per quelle fasce di reddito più elevate.

Il caso del Mezzogiorno

Un discorso a parte merita il Mezzogiorno. Anche se in termini assoluti il debito medio è più basso che altrove, è altrettanto vero che c'è una maggiore incidenza sulle famiglie più povere rispetto al resto d'Italia. In questo senso, il livello più elevato di debito può aumentare il rischio di esclusione sociale.
Un altro aspetto importante è che la crescita dell'indebitamento sta aumentando ulteriormente il divario tra i ricchi e i poveri.

Debito e rischio usura

Se il dato sul debito medio delle famiglie sembra molto elevato, in realtà c'è una preoccupazione più "invisibile". L'ufficio studi sottolinea infatti il pericolo che molte famiglie e imprese possano diventare vittime di usura.
La preoccupazione riguarda in special modo il mondo della piccola imprenditoria, dei lavoratori autonomi e degli artigiani. Spesso fanno debito per poche migliaia di euro con i loro aguzzini, ma dopo pochi mesi vedono gli interessi maturare a livelli spaventosi.

Si tratta di un fenomeno che è complicato misurare, perché i pochi dati statistici - basati sul numero di denunce alle forze dell'ordine - non è molto attendibile. Infatti chi finisce nella rete di questi criminali, spesso ha paura di sporgere denuncia perché teme per l’incolumità propria e dei suoi familiari.
Inoltre si tratta di rilevazioni statistiche neppure recenti, visto che gli ultimi risalgono a un paio di anni fa.

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