Disco rosso per la banca online tedesca N26. Nella giornata di martedì, Bankitalia ha deciso infatti di imporre un divieto di intraprendere "operazioni con nuova clientela", ma anche di offrire "nuovi prodotti e servizi alla clientela esistente".
Ma viene vietata anche l’apertura di "nuovi rapporti continuativi o l’effettuazione di qualsivoglia operazione, anche occasionale, con clientela non già censita". Niente operazioni, niente prelievi, niente day trading. In pratica uno stop operativo.
Chi è la banca N26
N26 è una fintech tedesca fondata nel 2013 da Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal. L'istituto online ha 7 milioni di clienti in 24 mercati. Di questi circa 750 mila sono in Italia.
Parliamo di un istituto che secondo Forbes meritava il premio come "migliore banca online del mondo". Un riconoscimento esibito come vanto proprio sulla homepage dell'istituto.
Carenze nel rispetto dei controlli
La decisione da parte della nostra banca centrale è stata presa nella serata di ieri. Via Nazionale ha deciso di fermare le operazioni di N26 a seguito dell'esito di controlli ispettivi condotti dal 25 ottobre al 17 dicembre 2021. In base a queste verifiche, sono emerse "significative carenze nel rispetto della normativa in materia di antiriciclaggio".
Nel mirino della Vigilanza sarebbero finite in particolare le attività legate alle criptovalute (Bitcoin eccetera), in rampa di lancio e ora congelate. Quelle che si possono negoziare anche sui broker forex italiani autorizzati.
N26 incassa e promette maggiore impegno
N26 ha risposto ammettendo di dover fare di più e meglio. Ha infatti riconosciuto "la necessità di continuare a impegnarsi nel rafforzare il proprio sistema complessivo dei controlli". Riguardo questi ultimi, ha voluto sottolineare come siano stati effettuati significativi investimenti nei mesi passati, ma che comunque "intende continuare a rafforzare i propri presidi in questo ambito al fine di rimuovere le carenze individuate".
A sua volta Bankitalia precisa che continuerà a verificare il pieno superamento delle anomalie riscontrate, anche ai fini di una revisione del provvedimento.
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