mercoledì 27 aprile 2022

Lavoro, l'Europa ha recuperato dai livelli pre-Covid ma non l'Italia

Il problema del lavoro in Italia non è legato soltanto all'impatto della pandemia. Lo mettono in evidenza i dati Eurostat, dai quali emerge che nel nostro Paese il tasso di occupazione è risalito meno rispetto alla media UE dallo scoppio della crisi sanitaria. Ma emerge anche che certe dinamiche poco positive sono in atto da almeno un decennio.

I numeri sul lavoro

Se nel 2021 il tasso di occupazione medio in Ue è salito da 67% a 68,4%, in Italia rimane ancora indietro rispetto al periodo pre pandemia. Il tasso di chi lavora rispetto all'intera popolazione attiva  era al 59%, mentre adesso siamo al 58,2%. 

Inoltre dal 2021 l'occupazione in Italia è cresciuta molto più lentamente rispetto alla media europea. Siamo passati da 56,1% a 58,2%, mentre nello stesso periodo la crescita in Europa è stata di 6,2 punti percentuale.

Confronto

Anche il confronto con altre grandi economie ci mette indietro. Tra il 2012 e i 2021 la Francia è cresciuta dal 64,4% al 67,2%, +2,8 punti; la Germania è passata da 72% a 75,8%. Perfino la Grecia, unico Paese che nel 2021 ha un tasso di occupazione inferiore a quello italiano, ha vissuto una crescita più forte della nostra dal 2012 al 2021: +6,8%, passando dal 50,4% al 57,2%. La Grecia ha anche recuperato 1,1 punti sul 2019.

Va ricordato che il paese ellenico ha vissuto una crisi profonda, e soltanto dopo 8 anni ha visto la fine del tunnel.

Lavoro femminile

Ci sono poi altri numeri sul lavoro che sono poco lusinghieri. Ad esempio, quelli sull'occupazione femminile, mai così male dal 2013.
C'è stato un allargamento del divario con la media dell'Unione europea. Nel 2021 erano occupate il 49,4% delle donne tra i 15 e i 64 anni a fronte del 63,4% della media Ue. Ben 14 punti di differenza. La forbice si è ulteriormente allargata rispetto al 2019 (era di 12,7 punti: 62,9 contro 50,2) e rispetto al 2020 (era di 13,6 punti: 62% in Ue, 48,4% in Italia).

Il tasso di occupazione femminile in Italia nel 2021 era il peggiore in Ue dopo la Grecia (48,2% in recupero sia sul 2019 che sul 2020). In Germania nel 2021 erano occupate il 72,2% delle donne tra i 15 e i 64 anni.

Nessun commento:

Posta un commento