Ci sono dati interessanti che riguardano il mercato del lavoro in Italia. A evidenziarli è l'Ocse, ovvero l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Si tratta di dati relativi al 2020, che comunque offrono una fotografia molto interessante dello scenario del mercato occupazionale italiano.
Dati di Italia e OSCE sul lavoro
Il dato che balza agli occhi è che in Italia restiamo al lavoro 1558 ore ogni anno. Si tratta di 220 ore in più rispetto a quanto accade in Germania. Ipotizzando una settimana lavorativa tipo di 36 ore, significa praticamente un mese e mezzo in più che trascorriamo al lavoro rispetto ai colleghi tedeschi.In confronto invece alla media Europea siamo soltanto leggermente sopra. Nel Vecchio Continente infatti la media delle ore trascorse lavoro è di 1513. Comunque equivale a una settimana di lavoro in più da parte degli italiani.
Dato messicano shock
Il conteggio è stato fatto considerando sia i contratti a tempo pieno sia i contratti a tempo ridotto.
A livello globale vengono i brividi pensando al numero di ore lavorative dei messicani. Giungono infatti all'astronomica cifra di 2124 ore. Praticamente non si riposano mai. Non stanno messi bene neppure in Costa Rica, Russia e Corea, che superano di poco le 1900 ore di lavoro l'anno.
Il paese in Europa dove si lavora per meno tempo l'anno è la Germania, con 1331 ore l'anno. Probabilmente questo deriva dalla diffusione dei mini-jobs, ossia contratti che prevedono un'assunzione regolare anche per pochissime ore al giorno e per periodi limitati di tempo.
Italia: confronto territoriale e di genere
Per quanto riguarda specificamente in Italia, è al Nord che si lavora mediamente di più. Ogni settimana infatti passano 36 ore al lavoro, ossia un'ora in più rispetto a quello che si fa al Centro e al Sud. C'è molta più differenza invece riguardo al genere, perché gli uomini rimangono al lavoro anche 38 ore a settimana mentre in media le donne si fermano a 32.
Tasso di disoccupazione
Va poi rimarcato che in Italia il tasso di occupazione è inferiore alla media OCSE, che è pari al 66%. Da noi invece ci fermiamo poco sopra il 59%.
Anche in questo caso il dato più debole riguarda le donne, che hanno un tasso di occupazione appena al 49%.
Siamo indietro rispetto alle medie OCSE anche per quanto riguarda il numero di lavoratori con un contratto full time. Da noi appena il 4% rispetto alla media del 10%.
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