venerdì 6 maggio 2022

Inflazione, la paura manda di nuovo giù le borse

L'entusiasmo che si era sprigionato sui mercati, subito dopo il meeting di politica monetaria della Federal Reserve è durato soltanto 24 ore. Gli investitori hanno ricominciato a tenere fortemente l'impennata dell'inflazione, e le conseguenze che questo potrebbe avere sull'economia globale.

Questo ha provocato un fortissimo contraccolpo sul mercato finanziario.

Federal Reserve, Wall Street e l'inflazione

Mercoledì scorso gli occhi dei mercati internazionali erano puntati tutti sulla Federal Reserve. Per domare l'inflazione la Banca Centrale Americana ha aumentato i tassi di interesse di 50 punti base, operando così la stretta più grossa da 22 anni a questa parte. Tuttavia il fatto che la FED abbia smentito qualsiasi ipotesi di una stretta di 75 punti base in futuro, aveva scatenato una certa euforia sui mercati.

La festa però è durata pochissimo. A bocce ferme i mercati hanno pesato nuovamente il rischio che l'inflazione possa spingere l'economia mondiale verso una crescita zero, e innescare così la stagflazione. I trader hanno così nuovamente alzato le loro scommesse di un aumento di 75 punti base durante il meeting di giugno. Il panico si è scatenato di nuovo.

Consiglio operativo: se vi piace il trading online, cercate di conoscere prima il pattern trading significato.

Crolla Wall Street, corre il dollaro

Gli effetti si sono visti nella giornata di giovedì, quando gli indici di Wall Street hanno chiuso in profondo rosso segnando la peggiore seduta dell'intero 2020. Il sentimento si è capovolto in un amen, e sull'indice è comparso anche un Diamante Diamond pattern analisi tecnica.

Il Nasdaq ha segnato la terza seduta peggiore di sempre, perdendo quasi il 5%. Ma non hanno fatto meglio il Dow Jones (ha lasciato sul terreno il 3,12%) e lo S&P 500 (che ha perso il 3,44%).
Paradossalmente tutto questo sta succedendo nella stagione delle trimestrali migliori del previsto che in teoria dovrebbe spingere gli indici di Borsa verso l'alto.
Per contro il clima di avversione al rischio ha spinto il dollaro di nuovo verso l'alto.

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