martedì 17 maggio 2022

Imprese della ristorazione in calo è la prima volta dopo un decennio

L'impatto della pandemia ha fatto sentire i suoi effetti "numerici" dopo un po' di tempo sul settore della ristorazione. Oggi è diviso tra la voglia di ripartire e la conta dei danni, che si manifesta soprattutto attraverso un dato in calo, quello delle imprese che si sono registrate.

Il calo del numero di imprese

Sulla base dei dati di Infocamere, l'Osservatorio Ristorazione dell'agenzia  Ristoratore Top su dati Movimprese ha evidenziato che, dopo oltre un decennio di continua crescita numerica, nel 2021 il numero delle imprese attive nel settore della ristorazione è diminuito.

Si tratta di un dato estremamente tangibile degli effetti del contraccolpo da coronavirus. Risulta ancora di più eclatante perché, come detto erano oltre 10 anni che il numero di imprese continuava a crescere. Tanto che si era avvicinato alle 400.000 unità. Nel 2021 il saldo evidenzia invece una riduzione di 707 unità.

Resistono comunque le aziende attive, che sono 340.610. Tuttavia il numero è superiore soltanto di 46 unità rispetto al 2020. Anche le nuove attività ristorative iscritte evidenziano il primo arretramento dopo oltre un decennio: sono 8.942.

Un dato che conferma le difficoltà

Il report sul numero delle imprese nel settore della ristorazione non fa che confermare quanto già era evidente in precedenza. La pandemica ha scatenato una vera tempesta nel settore, perché non solo ha ridotto il numero di imprese, ma ha pure inciso in modo feroce sul fatturato complessivo, che ha subito un drastico taglio malgrado le iniziative a sostegno del settore.

Le prospettive

La clamorosa battuta d'arresto subita a causa della pandemia, al tempo stesso rappresenta un punto di partenza per il futuro. C'è ottimismo riguardo alla ripresa del trend di crescita che si è bruscamente arrestato dopo oltre un decennio. La voglia di resistenze è stata confermata anche dal dato diffuso da Deloitte sulla ristorazione, che ha evidenziato un rimbalzo del business a livello mondiale. Tuttavia, resta lontano dal colmare il crollo del 2020.

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