Dal 2009 una serie di incentivi e bonus fiscali hanno attirato i pensionati stranieri in Portogallo. Anche migliaia di italiani hanno colto l'occasione, trasferendosi nella penisola iberica per pagare molte meno tasse. Ma dal 2024 la musica cambierà.
Pensioni e tasse
Il primo ministro lusitano Antonio Costa ha annunciato che i pensionati stranieri che si trasferiranno in Portogallo non potranno più ottenere le esenzioni fiscali delle quali hanno goduto a partire dal 2009.Nella prima versione della legge, il vantaggio per i pensionati stranieri era enorme, dal momento che comportava l'esenzione totale dal pagamento delle tasse.
Nel 2020 questa versione così ampia dei benefici era stata ristretta, prevedendo una aliquota fiscale pari a 10%.
Dal momento che i Governi di Portogallo e Italia avevano sottoscritto nel 1976 un regime di "non doppia imposizione fiscale", gli espatriati pagavano le tasse solo in Portogallo mentre veniva esclusa la fiscalità italiana.
Requisiti
Il requisito per accedere a queste agevolazioni era di essere residenti in Portogallo per almeno sei mesi l'anno. Inoltre bisognava acquistare una casa o al più avere un contratto di affitto sottoscritto.
Questo regime molto agevolato aveva spinto almeno 15.000 stranieri a trasferirsi in Portogallo, quasi la metà dei quali italiani. Peraltro si tratta di un paese dove il costo della vita è più basso rispetto a quello che c'è in Italia.
La muscia cambia
Dal 2024 però la storia cambierà. Il governo portoghese ha detto stop alle esenzioni fiscali che garantivano il "buen retiro" agli stranieri. Quelli che hanno ottenuto già le agevolazioni continueranno a beneficiarne comunque, ma per gli altri le porte si chiuderanno.
Da una parte il governo portoghese vuole evitare di prolungare una misura di "ingiustizia fiscale" rispetto ai cittadini portoghesi, dall'altra si vuole evitare che i prezzi delle case continuino a crescere, sotto la spinta della maggiore richiesta da parte dei pensionati stranieri. I prezzi degli immobili sono cresciuti in pochi anni del 78% danneggiando fortemente i cittadini portoghesi.
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