La settimana che comincia il 13 novembre sarà intensa per i mercati finanziari. A dominare la scena saranno i report sull'inflazione, estremamente importanti per capire come procede la battaglia delle banche centrali, e ottenere indicazioni sulle loro future mosse.
Gli appuntamenti per i mercati finanziari
Il fulcro sarà il dato che giungerà dagli USA, soprattutto dopo i commenti di Powell che sono sembrati più da falco che da colomba. L’inflazione core è aumentata a settembre e questo è un segno preoccupante per la Fed e i tori dell’azionario, dal momento che potrebbero rendersi necessari ulteriori rialzi dei tassi.Se dovesse giungere un altro segnale negativo, la possibilità di un altro rialzo dei tassi tornerebbe a crescere, e questo spingerebbe anche il Dollaro (occhio al TRIX Triple Exponential Average indicator).
Tuttavia al momento, la forte inversione della curva dei rendimenti e il rally dell'azionario di inizio novembre, fanno pensare che la Fed e le altre banche centrali non alzeranno nuovamente i tassi.
Report da Europa e Regno Unito
I dati sull'inflazione arriveranno anche da Europa e Regno Unito. A proposito di Regno Unito, dove ci saranno molti dati macro sul mercato del lavoro. I recenti segnali di aumento delle persone in cerca di lavoro sono indice di un nuovo rallentamento, e sostengono la direzione della Bank of England di uno stop degli aumenti dei tassi.
In Europa invece va monitorato lo ZEW della Germania, che potrebbe spostare l'andamento dell'euro.
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Altri dati macro
Altri report interessanti arriveranno dal PIL del Giappone (che dovrebbe contrarsi del -0,1% nel terzo trimestre), che dovrebbe anche registrare un deficit commerciale in ottobre a causa dell’indebolimento dello yen.
Al centro dell’attenzione anche una serie di dati provenienti dalla Cina, tra cui la produzione industriale, gli investimenti e le vendite al dettaglio.
Intanto la stagione delle trimestrali sta per volgere al termine, ma verso fine settimana l’attenzione passerà ai risultati di Walmart e Alibaba.
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