Malgrado l'uso del denaro elettronico sia sempre più diffuso, in Italia il contante rimane il mezzo di pagamento ancora più utilizzato. Lo certifica una recente indagine di Bankitalia.
La classifica dei diversi tipi di denaro
Secondo la ricerca pubblicata dalla Banca Centrale del nostro Paese, il denaro contante è utilizzato ancora per il 69% dei pagamenti totali. Il 26% invece viene regolato tramite le carte, circa il 4% delle transazioni vede invece l'utilizzo di altri strumenti (tra i quali spicca il 2% delle App mobile).In un confronto rispetto agli altri paesi della Eurozona, il nostro paese rimane decisamente uno di quelli che hanno la più alta media di utilizzo del denaro contante.
Contante leader ma in discesa
Bisogna tuttavia sottolineare che la percentuale di utilizzo del denaro contante è in decisa discesa. Nel 2016 Infatti era al 86% e nel 2019 era all'82%. Con lo scoppio della pandemia c'è stata una forte accelerazione nell'utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento, che poi dopo la crisi della fine sanitaria si è consolidato.
Occorre però precisare che in termini di valore delle transazioni, c'è già stato il sorpasso da parte dei pagamenti elettronici che hanno raggiunto il 51% del totale degli acquisti.
Metodi e importo da pagare
Lo scenario è comunque molto eterogeneo a seconda dell'importo dei pagamenti. Per quelli di modesto valore (ossia fino a 50 euro), il denaro contante rimane di gran lunga lo strumento più utilizzato (76%). A poco a poco che il prezzo aumenta, cresce anche l'utilizzo dei mezzi di pagamento elettronici.
Nella fascia tra i 50 e i €100 il denaro contante ha già perso lo scettro, visto che rappresenta il 45% delle transazioni. Dalla ricerca emerge inoltre che le carte restano lo strumento più frequentemente utilizzato per gli acquisti di alto valore, poichè sono utilizzate nel 53% (42% nel 2016; 45% nel 2019) degli acquisti di valore superiore a 100 euro.
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