lunedì 1 luglio 2024

Investitori di buonumore dopo le elezioni francesi. Borse in salita

La nuova settimana comincia con il piede giusto per il mercato azionario. Gli investitori sono infatti usciti rincuorati dal primo turno delle elezioni in Francia. Sono infatti limitate le possibilità che il Rassemblement National di Marine Le Pen conquisti la maggioranza assoluta, scenario che preoccupava i mercati per un possibile ulteriore ampliamento del deficit di bilancio del Paese.

Sul fronte macro, domani ci sarà il rapporto sull’inflazione dell’eurozona, e intanto si guarda anche al forum di Sintra, nel quale interverranno Christine Lagarde, presidente della Bce, e il suo omologo della Fed, Jerome Powell.

La giornata degli investitori

Al suono della campanella, l’indice Ftse Mib di Milano archivia la seduta in progresso dell’1,70% a 33.716,54 punti. Sulla stessa linea, balzo del FTSE Italia All-Share, che archivia la giornata a 35.900 punti. Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,46%); sulla stessa linea, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,22%).

Gli investitori hanno fatto compere anche nel resto d'Europa. Guadagno moderato per Francoforte (il DAx +0,30%), incolore Londra e buona performance per Parigi, +1,09.

NB. Alcuni titoli azionari possono essere negoziati anche sugli opzioni vanilla broker.

I numeri di Piazza Affari

A Milano, il controvalore degli scambi da parte degli investitori è stato di 2,53 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,27 miliardi della vigilia. I volumi scambiati salgono a 0,47 miliardi di azioni, rispetto ai 0,43 miliardi precedenti.
Gli investitori di Milano hanno premiato soprattutto i titoli bancari. In vetta al listino infatti troviamo Mps (+6,7%), Bper (+5,3%), Unicredit (+4,6%) e Intesa Sanpaolo (+3,2%).
Al contrario, le vendite hanno colpito Prysmian (-1,9%), STMicroelectronics, in ribasso dell'1,76%, e Campari, -1,59%.

Gli altri mercati

Sul mercato Forex, l’euro si è rafforzato inizialmente ma poi ha ritracciato, così il cambio tra le due valute più scambiate EUR e USD sale soltanto a 1,072.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si apprezza a 86,3 dollari al barile e l’oro viaggia a 2.328 dollari l’oncia.
Vendite sull’obbligazionario, ma lo spread Btp-Bund scende a 150 bp, con il decennale italiano in calo al 4,1% e il benchmark tedesco in rialzo al 2,61%.

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