Lo scorso anno è stato da record per i prodotti surgelati. In base al rapporto annuale realizzato da IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati), emerge infatti che i consumi hanno superato la stratosferica cifra di un milione di tonnellate di prodotti, segnando una lieve crescita rispetto all'anno precedente e fissando un nuovo record storico di consumo pro capite annuo (oltre 17 kg).
Prodotti surgelati e consumi
Il valore di mercato di questi consumi è stato pari a 5,8 miliardi di euro, segnando una crescita del 6,5% rispetto a quello registrato nel 2022. Il comparto dei surgelati raggiunge così vette mai esplorate in precedenza, grazie soprattutto alla spinta del "fuori casa", che ha registrato una crescita del 5,3% rispetto al 2022.
Ciò ha permesso di compensare la riduzione che c'è stata negli altri 3 canali attraverso cui i prodotti surgelati vengono distribuiti al consumatore: Retail (-1,1%), door-to-door (-8%) ed e-commerce (-5%).
Corsa nonostante i problemi
Eppure l'ultimo anno è stato irto di difficoltà per il settore. Ci sono stati problemi nei processi di approvvigionamento delle materie prime (soprattutto a causa di eventi climatici estremi come la siccità), ma anche nella logistica e nei trasporti. Senza dimenticare il forte impatto dell'inflazione, che ha penalizzato in generale i consumi nel comparto alimentare.
Tutto questo conferma che l'apprezzamento degli italiani verso questo genere di prodotti resta molto forte. Le ragioni che spingono i consumi li dice lo stesso IIAS: principalmente sono la praticità (66%), il fatto di averli sempre disponibili (49%) e il fatto che consentono di variare l'alimentazione.
Al top restano i vegetali
Riguardo alle singole categorie merceologiche, il 2023 conferma la leadership dei vegetali, con oltre 215.000 tonnellate du consumi. Gusto e facilità di preparazione sono invece le prerogative che hanno spinto le patate surgelate al secondo posto tra le preferenze degli italiani.
Al terzo posto ci sono invece i prodotti ittici surgelati, seguiti dai piatti pronti. Una precisazione va fatta in merito alle pizze surgelate. Il calo percentuale (-6%) rispetto al 2022 è quasi interamente da attribuire al fatto che i consumi fuori casa sono ripresi dopo il periodo dei lockdown durante l'emergenza Covid. Se però guardiamo al volume di consumi, restano ragguardevoli con 63.500 tonnellate.
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