mercoledì 10 luglio 2024

Tassi di interesse, altra conferma da parte della Banca Centrale neozelandese

Non sono giunte sorprese dalla Nuova Zelanda, dove la Banca Centrale - al termine del meeting di politica monetaria di luglio - ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse. Questa decisione, come vedremo, ha penalizzato il dollaro neozelandese sul mercato valutario.

La decisione sui tassi di interesse

La riunione di politica monetaria della Reserve Bank of New Zealand si è conclusa con la conferma del tasso di interesse al 5,5%. Si tratta dell'ottava riunione consecutiva in cui il costo del denaro viene lasciato invariato.

Secondo i responsabili di politica monetaria della banca centrale, grazie alla politica dei tassi elevati sono state allentate le pressioni inflazionistiche, al punto che l'ultimo report ha segnato che l'indice dei prezzi e consumo è sceso a 4%, livello più basso di quasi tre anni. Si tratta comunque di un valore decisamente superiore a quello che è l'intervallo obiettivo fissato dalla Banca Centrale, compreso tra l'uno e il 3%.

Aggiustamento graduale

Per questo motivo, anche se i policy maker ritengono che l'inflazione tornerà nell'intervallo nella seconda metà dell'anno (lo confermano gli indicatori di momentum), fino ad allora la politica monetaria continuerà ad essere restrittiva, ma tale livello verrà progressivamente abbassato con rallentarsi delle pressioni inflazionistiche.

Cala il dollaro NZD

Il mercato ha reagito all'esito di questa riunione penalizzando il dollaro neozelandese, che sta risentendo anche delle ultime dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell, che ha mostrato prudenza riguardo all'ipotesi di tagliare i tassi sui fondi federali.

Il cambio NZDUSD è infatti sceso a 0,608, andando a toccare la media mobile a 200 periodi, che descrive la tendenza di lungo periodo. La candela è l'opposto di una candela doji trading. Va evidenziato che di recente sul grafico si è concretizzata la "croce d'oro", ossia la salita della media mobile a 50 periodi oltre quella a 200 periodi. Generalmente questa interpretato come un messaggio rialzista dal mercato.

Attesa per i dati sull'inflazione

Nel frattempo il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni della Nuova Zelanda è sceso sotto il 4,6%, scivolando sul livello minimo delle ultime due settimane. L'attenzione degli investitori si concentra adesso sul report relativo all'inflazione in Nuova Zelanda, che verrà rilasciato la prossima settimana, e che potrebbe dare ulteriore indicazioni sulle prossime mosse della Reserve Bank.

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