mercoledì 9 ottobre 2024

Investitori ancora prudenti, ma in vena di compere. Milano in rialzo come il resto d'Europa

Finale positivo per le borse europee, che in una giornata priva di grandi spunti macro viaggiano in progresso anche grazie alla buona verve di Wall Street. Gli investitori aspettano soprattutto di conoscere i dati macro sull'inflazione americana, in uscita giovedì, e per l'avvio della stagione delle trimestrali.

La giornata degli investitori

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,54% a 33.917,53 punti. Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,58%, portandosi a 36.081 punti. Guadagni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,52%); come pure, in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,45%).

Nel resto d'Europa, il DAX di Francoforte (+0,99%), Parigi +0,52% e il FTSE100 di Londra +0,65%. Più cauta Madrid (+0,07%).

I numeri di Piazza Affari

Il controvalore degli scambi da parte degli investitori a Piazza Affari è stato pari a 1,88 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,12 miliardi della vigilia. Salgono leggermente i volumi scambiati, che passano da 0,39 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,43 miliardi.

Sul paniere principale di Piazza Affari, gli investitori premiano soprattutto Stellantis (+1,9%) grazie alle indiscrezioni su un possibile via libera del governo alla cessione della maggioranza di Comau. Avanzano anche Stmicroelectronics e Pirelli (se volete negoziare questi titoli, per fare la loro analisti tecnica imparate a tracciare supporti e resistenze).
Al contrario, i peggiori del listino sono Amplifon e Diasorin.

Gli altri mercati

Sul Forex, il cambio euro/dollaro in calo a 1,095. In generale il biglietto verde si rafforza a un massimo di due mesi contro le altre valute più scambiate, con il mercato che s’interroga sulle decisioni di politica monetaria che la Fed prenderà nei prossimi mesi. 

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in prossimità dei 130 punti base, con il decennale italiano al 3,54% e il benchmark tedesco al 2,25%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent ritraccia a 76,5 dollari al barile, mentre l’oro si attesta a 2.614 dollari l’oncia.

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