Sarà una settimana ricca di trimestrali e di appuntamenti macro (in uscita i dati sul lavoro e il core Pce negli Stati Uniti, mentre nel Vecchio Continente l’attenzione si focalizzerà sul Pil e l’inflazione dell’eurozona). Focus anche sulle trimestrali delle big tech, mentre cresce l'attesa per le elezioni presidenziali Usa.
Il bilancio del giorno sul mercato azionario
Va in rialzo Piazza Affari, con l'indice principale del mercato azionario (FTSE MIB) che termina a 35.016 punti (+0,69%), proseguendo la serie positiva iniziata giovedì scorso. Sulla stessa linea, aumenta il FTSE Italia All-Share, che si porta a 37.151 punti. Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,51%) e il FTSE Italia Star (+0,61%).
Per quanto riguarda i listini principali del Vecchio Continente: salgono il Dax tedesco (+0,4%), il Cac40 francese (+0,8%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,9%). Bene anche Londra +0,49%.
I numeri di Milano
Il controvalore degli scambi sul mercato azionario milanese è stato pari a 2,31 miliardi di euro, in rialzo rispetto a venerdì. I volumi scambiati si sono attestati a 0,38 miliardi di azioni, rispetto ai 0,41 miliardi precedenti.
Tra i titoli più importanti spicca il balzo di DiaSorin (+2,50%), dove si concretizza un incrocio medie mobili 50 e 200. Avanzano anche Banca Popolare di Sondrio (+2,11%), Banco BPM (+1,71%) e Fineco (+1,70%). Le vendite si sono abbattute su Iveco, -2,74%. Scivola anche ENI, -1,62%, così come in generale i titoli energetici.
Gli altri mercati
Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro scambia a 1,0825 e il dollaro/yen risale a 153,3 yen per dollaro, dopo che la coalizione di governo giapponese ha perso la maggioranza in parlamento (molti ne hanno approfittato per adottare una strategia scalping 1 5 minuto).
Fra le materie prime, profondo rosso per il petrolio dopo che gli attacchi di Israele contro l’Iran ha colpito solo obiettivi militari e non strutture petrolifere. Si raffredda l’appetito per l’oro, che si mantiene comunque su livelli molto alti, che si attesta a 2.744 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 120 punti base, con il decennale italiano in rialzo al 3,49% e il benchmark tedesco al 2,28%.
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