mercoledì 16 ottobre 2024

Obbligazioni green, in Europa è record nei primi 9 mesi del 2024

Continuano a crescere in Europa le emissioni di obbligazioni green degli Stati. Secondo l'ultimo report, nei primi nove mesi del 2024 il volume totale ha raggiunto i 53 miliardi di euro, superando di circa il 20% il risultato dello scorso anno.

I numeri europei su questo tipo di obbligazioni

Questa tendenza in aumento va avanti da un bel po' di tempo, e si stima che alla fine di quest'anno le obbligazioni sovrane green avranno raggiunto un volume di emissioni di circa 80 miliardi di euro, malgrado nell'ultimo anno ci sia stato un leggero calo del greenium (il premio delle obbligazioni verdi rispetto a quelle tradizionali).

La maggior parte di esse ha una scadenza a lungo termine (ossia oltre 10 anni), che resta il segmento preferito visto che quasi il 70% di tutti i green bond emessi hanno questa caratteristica.

Germania in testa

Il Paese che più di tutti spinge con forza sulle obbligazioni sovrane ESG è la Germania, che resta saldamente il Paese con le emissioni di titoli maggiori. Nei primi nove mesi di quest'anno il volume delle obbligazioni verdi in circolazione è cresciuto di 17,5 miliardi di euro, arrivando ad un totale che supera i 73 miliardi di euro.
Al secondo posto - a breve distanza - si colloca la Francia.

L'europa e il resto del mondo

Il vecchio continente rimane la regione geografica nettamente più importante per il mercato globale delle obbligazioni sovrane ESG, anche se si registra una forte avanzata dei paesi dell'Asia/Pacifico, che sta facendo un bel po' di concorrenza all'Europa. In special modo va evidenziato il forte trend che c'è in Giappone, tanto che lo yen giapponese è diventato una valuta importante per le emissioni sovrane ESG.

A livello globale l'emissione di obbligazioni sovrane ESG è cresciuta nell'ultimo anno per circa 92 miliardi di dollari, ossia 17 miliardi di emissioni in più rispetto al 2023. La quota di obbligazioni verdi è attualmente al 73%. Nell’insieme, si prevede un aumento piuttosto incisivo pari a 101 miliardi di dollari, rispetto al 2023.

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