martedì 12 novembre 2024

Industria del gaming sempre più ricca. Il giro d'affari salirà oltre 500 miliardi

Tutti i numeri confermano che l'industria del gaming continua a crescere, tanto in Italia quanto a livello globale. Crescono i giocatori, crescono le piattaforme, cresce il giro d'affari, che secondo una recente indagine potrebbe arrivare a cifre iperboliche nei prossimi anni.

I numeri dell'industria del gaming

Un'analisi condotta da Klecha & Co, una investment bank europea specializzata nei settori tech, mostra che il mercato nel 2022 valeva 336 miliardi di dollari, ma nel 2027 potrebbe superare i 500 miliardi. Il numero di giocatori ha raggiunto i 3,2 miliardi, la metà dei quali in Asia, e dovrebbe salire a 3,5 entro la fine del prossimi anno. 

Ciò che ha maggiormente influito sulla crescita del settore del gaming è l’espansione del mobile gaming, grazie a smartphone sempre più potenti e alla diffusione delle reti 5G.

In Italia

Anche in Italia l'industria del gaming vanta numeri impressionanti. Il giro d’affari del mercato di videogiochi ha superato i 2,3 miliardi di euro, con una crescita superiore al 5% rispetto allo scorso anno (contro i poco meno di 1,8 dell’ultimo anno prepandemico, il 2019). I 2,3 miliardi di euro contengono sia il valore delle vendite di software - i videogiochi propriamente detti - sia la componente hardware.

Il nostro Paese è uno dei cinque mercati più importanti in Europa per l'industria del gaming. Da noi ci sono circa 13 milioni di giocatori. In pratica, gioca un individuo su tre che rientra tra i 6 e i 64 anni. A giocare sono soprattutto giovani tra i 15 e i 24 anni e adulti tra i 45 e i 65: queste due fasce di età coprono da sole il 49% della comunità dei videogiocatori italiani.

Prospettive enormi

Va detto che l'industria dei videogiochi ha un panorama di offerte enorme, e potenzialmente illimitato. Grandi aziende e sviluppatori indipendenti immettono di continuo titoli per milioni di giocatori. E per molti i videogames sono molto di più di un passatempo

Questo vale in particolar modo per i “serious gaming” (il loro valore di mercato è 8-10 miliardi di dollari), ossia quei giochi che prevedono simulazioni reali molto complesse, come in ambito sanitario, militare e aerospaziale.
Il livello di realtà raggiunto da queste simulazioni è tale che vengono utilizzate anche dalle forze armate (eclatante è l'utilizzo di Fortnite da parte dell'esercito UK), come piattaforma di reclutamento o addestramento.

martedì 5 novembre 2024

Investitori cauti nel giorno delle presidenziali USA. Milano perde lo 0,2%

Giornata tiepida per le Borse Europee, con gli investitori che hanno gli occhi puntati sul voto negli Usa e sulla riunione della Fed che si concluderà giovedì. 
In settimana ci sarà anche il meeting della Bank of England, mentre oggi la RBA australiana ha deciso di confermare il costo del denaro sui livelli massimi di 12 anni.

Il bilancio per gli investitori

Milano chiude in lieve calo, con il Ftse Mib a -0,20% (34.472 punti). Sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 36.487 punti.

L’indice Euro Stoxx 50 chiude in rialzo dello 0,4%. Riguardo al resto della zona euro, gli investitori si sono mossi con cautela. Sono moderatamente positive Francoforte +0,5%, Parigi +0,48%, Amsterdam +0,37% e Madrid +0,26%. Fuori dal blocco è in lieve calo Londra -0,13%.

Cosa è successo a Milano

A Piazza Affari gli investitori premiano Leonardo +3,72%, che si avvicina tonico alla trimestrale che presenterà giovedì. Ben intonata Banca Popolare di Sondrio (+2,7%)
Nell’industria svetta Interpump +1,81%, recupera Stm +1,56%.
In ribasso Telecom -1,12%, a seguito dei risultati di Tim Brasil. 
Crolla Ferrari (-7,1%), nonostante ricavi netti (4,94 miliardi, in crescita dell’11%) e utili in crescita nel terzo trimestre 2024. Hanno però deluso gli investitori i dati sulle consegne, appena 9 unità in più rispetto all’anno precedente.

Consiglio: meglio evitare di seguire una martingala strategia negli investimenti, quasi sempre sarà dannosa.

Gli altri mercati

Sul Forex, il dollaro va in calo dopo i sondaggi che vedono la Harris guadagnare terreno contro Trump. L’euro supera così la soglia di 1,09 contro il biglietto verde (si può fare anche trading con paypal broker).

Fra le materie prime, il petrolio Brent supera i 76 dollari al barile, ancora in scia al rinvio degli aumenti di produzione da parte dell’Opec+, con le tensioni in Medio Oriente sempre sullo sfondo. L’oro continua a muoversi intorno a 2.740 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 125 punti base, con il decennale italiano al 3,67% e il benchmark tedesco al 2,42%.

domenica 3 novembre 2024

Utili in caduta libera, Porsche fa inversione a U sull'elettrificazione

Gli ambiziosi programmi di elettrificazione si sono scontrati con la dura realtà, così il colosso delle auto di lusso Porsche ha deciso di fare una brusca inversione di marcia, annunciando l'intenzione di mantenere i veicoli a combustione ancora a lungo.

Bilancio: che disastro per gli utili

Gli effetti della svolta verso la transizione verde sul bilancio della società sono stati devastanti. Dopo aver lanciato un profit warning sul finire del mese di luglio, nei giorni scorsi Porsche ha annunciato che gli utili per i primi nove mesi sono crollati del 27%. Il margine operativo è sceso del 14% e le vendite del 5%.  

Numeri che testimoniano la crisi attuale che sta vivendo non soltanto Porsche, ma l'intero mercato dell'auto.

Situazione drammatica in Cina

Il marchio del lusso risente soprattutto della caduta libera delle vendite in Cina, che era il mercato in assoluto più redditizio. Le consegne nel paese del Dragone sono crollate di oltre il 30% in volume, toccando il livello più basso dell'ultimo decennio nello scorso trimestre. La quota di mercato di Porsche in Cina e scesa dal 24% al 18%.

È il fallimento delle strategie che sognavano di mantenere gli utili invariati, puntando sull'elettrificazione e sulla tenuta del redditizio Mercato Orientale.

Il cambio di rotta

Di fronte a questa situazione critica, il costruttore tedesco ha deciso di fare una virata clamorosa nella sua strategia, mantenendo i veicoli a combustione ancora a lungo e dando al cliente la possibilità di scegliere tra un motore esclusivamente elettrico oppure ibrido o a combustione.
Nel frattempo si continuerà anche a fare pressione sui politici europei affinché abbandonino il proposito di vietare la circolazione di veicoli a combustione nel 2035.

Taglio ai costi e al lavoro

L'inversione a U sull'elettrificazione sarà Inoltre affiancata anche da una sforbiciata decisa sul fronte dei costi. Come la filiale Volkswagen, anche la casa madre Porsche intende dare vita a un programma di austerità, i cui contenuti però non sono ancora noti. Ma di certo l'occupazione sarà una delle voci più interessate dai tagli.