Tutti i numeri confermano che l'industria del gaming continua a crescere, tanto in Italia quanto a livello globale. Crescono i giocatori, crescono le piattaforme, cresce il giro d'affari, che secondo una recente indagine potrebbe arrivare a cifre iperboliche nei prossimi anni.
I numeri dell'industria del gaming
Un'analisi condotta da Klecha & Co, una investment bank europea specializzata nei settori tech, mostra che il mercato nel 2022 valeva 336 miliardi di dollari, ma nel 2027 potrebbe superare i 500 miliardi. Il numero di giocatori ha raggiunto i 3,2 miliardi, la metà dei quali in Asia, e dovrebbe salire a 3,5 entro la fine del prossimi anno. Ciò che ha maggiormente influito sulla crescita del settore del gaming è l’espansione del mobile gaming, grazie a smartphone sempre più potenti e alla diffusione delle reti 5G.
In Italia
Anche in Italia l'industria del gaming vanta numeri impressionanti. Il giro d’affari del mercato di videogiochi ha superato i 2,3 miliardi di euro, con una crescita superiore al 5% rispetto allo scorso anno (contro i poco meno di 1,8 dell’ultimo anno prepandemico, il 2019). I 2,3 miliardi di euro contengono sia il valore delle vendite di software - i videogiochi propriamente detti - sia la componente hardware.
Il nostro Paese è uno dei cinque mercati più importanti in Europa per l'industria del gaming. Da noi ci sono circa 13 milioni di giocatori. In pratica, gioca un individuo su tre che rientra tra i 6 e i 64 anni. A giocare sono soprattutto giovani tra i 15 e i 24 anni e adulti tra i 45 e i 65: queste due fasce di età coprono da sole il 49% della comunità dei videogiocatori italiani.
Prospettive enormi
Va detto che l'industria dei videogiochi ha un panorama di offerte enorme, e potenzialmente illimitato. Grandi aziende e sviluppatori indipendenti immettono di continuo titoli per milioni di giocatori. E per molti i videogames sono molto di più di un passatempo.
Questo vale in particolar modo per i “serious gaming” (il loro valore di mercato è 8-10 miliardi di dollari), ossia quei giochi che prevedono simulazioni reali molto complesse, come in ambito sanitario, militare e aerospaziale.
Il livello di realtà raggiunto da queste simulazioni è tale che vengono utilizzate anche dalle forze armate (eclatante è l'utilizzo di Fortnite da parte dell'esercito UK), come piattaforma di reclutamento o addestramento.