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mercoledì 6 agosto 2025

Banca Monte Paschi, il primo semestre si chiude con un boom

Tra le relazioni semestrali più attese di questa settimana c'era quella presentata da Banca Monte Paschi. L'istituto senese, dopo anni di grandi difficoltà, adesso si è rimesso in pista con numeri importanti e con ambizioni di conquista all'interno del RisiKo che sta interessando il settore.

Gli ultimi numeri della banca

Il primo semestre dell'istituto toscano si è chiuso con un balzo degli utili pari a 21,4%. In termini assoluti sono 857 milioni di euro. Lo scorso anno durante il primo semestre gli utili furono 706 milioni. 

Banca Monte Paschi ha realizzato inoltre ricavi per circa 2 miliardi di euro, con una crescita del 1,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo risultato deriva innanzitutto dalla forte crescita delle commissioni nette (9,1%) e dagli altri ricavi della gestione finanziaria (32,2%). Ciò ha consentito di bilanciare gli effetti negativi della dinamica del margine di interesse -6,7%, innescata dal calo dei tassi della BCE.

Il risultato operativo lordo del gruppo sale a 1,1 miliardi, mentre il risultato operativo netto è cresciuto a 936 milioni (dai 897 precedenti).

La solidità del patrimonio

Un aspetto che colpisce di banca Monte Paschi è la solidità del patrimonio netto del gruppo, che viene confermata dai vari coefficienti patrimoniali. Inoltre l'istituto senese sottolinea che i risultati dello stress test 2025 sono stati i migliori di sempre, a conferma della capacità del gruppo di generare capitale in modo sostenibile.

La reazione in borsa

Sulla scia di questi numeri, il titolo Monte Paschi ha messo il turbo a Piazza Affari. La quotazione è infatti cresciuta del 5% (con il Market facilitation index che evidenzia la forte spinta dei compratori), risultando non solo il titolo migliore di un settore che comunque è andato in crescita generalizzata, ma in assoluto quello che ha realizzato i guadagni maggiori di tutto il FTSE Mib. 

NB. Quando si negozia un titolo in borsa, bisogna sempre tenere d'occhio la sua deviazione standard trading per la volatilità.   

Protagonista nel RisiKo bancario

Intanto la banca di Siena è determinata a recitare un ruolo importante all'interno del RisiKo bancario che caratterizza l'Italia. MPS Infatti è pronta a rilanciare l'offerta pubblica di scambio su Mediobanca visto che ha un eccesso di capitale pari a 2,8 miliardi, che potrebbe consentire di potenziare l'offerta su piazzetta Cuccia.

martedì 28 novembre 2023

Investitori ancora prudenti, le Borse Europee marciano adagio

I mercati azionari si muovono ancora con prudenza, aspettando nuove indicazioni dalle Banche Centrali. Anche se l’inflazione sta scendendo, rimane pur sempre su livelli elevati. Nell’attesa dei prossimi dati su inflazione e crescita previsti per giovedì, gli investitori non si sbilanciano.

Il bilancio degli investitori

Chiusura sulla parità per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB (+0,12%) che si attesta a 29.377 punti. Giornata interlocutoria anche per il FTSE Italia All-Share, che rimane a 31.332 punti. Guadagni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,3%); sulla parità il FTSE Italia Star (+0,05%).

Gl investitori si sono mossi in ordine sparso nel resto d'Europa. A Francoforte il DAX sale dello 0,18%, Madrid dello 0,69%, Londra è piatta. Rallentano Parigi (-0,21%) e Amsterdam (-0,37%).

I numeri di Milano

Sul listino di Piazza Affari il controvalore degli scambi degli investitori è stato pari a 1,8 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 1,71 miliardi di lunedì. I volumi scambiati sono passati da 0,54 miliardi di azioni a 0,42 miliardi (dati XTB group).

Per quanto riguarda i singoli titoli, brilla Inwit (+3,52%) che è il più premiato dagli investitori.
Salgono gli industriali come Iveco +2,56%, Cnh +1,44%, Leonardo +1,14%. Bene anche ERG (+1,55%), sostenuta dal recente accordo con Stm.
Le vendite colpiscono soprattutto DiaSorin, -2,79%, che sconta  il taglio delle stime 2024-2025 da parte di Equita. Male anche Campari, -2,11% e Amplifon, -1,43%.

Gli altri mercati

Recupera ancora quota l'euro, che scambia a 1,1 sul dollaro. Il rapporto EURUSD arriva così ai massimi da agosto e la sua deviazione standard trading volatilità è cresciuta. Da inizio ottobre la moneta unica europea ha recuperato il 5%. 

Seduta positiva per l'oro, che portando a casa un guadagno dell'1,20%. Il petrolio si apprezza mentre si avvicina la riunione del cartello dei produttori e dei suoi alleati, che potrebbe riservare sorprese in termini di tagli per il prossimo anno.
Sulla parità lo spread, che rimane a quota +175 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,25%.

mercoledì 20 luglio 2022

Wall Street, altra scossa dal caso Twitter-Musk: processo a ottobre

La giudice della corte Chancery Court del Delaware, Kathaleen McCormick, dice sì alla richiesta di Twitter per un processo rapido contro Elon Musk.
La decisione è uno schiaffo per il patron di Tesla, che premeva per un processo non prima di febbraio. Twitter ha chiesto un procedimento rapido con inizio a settembre, citando il rischio di deprezzamento del titolo a Wall Street, a causa dell’incertezza che si è creata a seguito del ritiro della proposta di acquisto da parte di Musk.

Lo scontro tra colossi di Wall Street

Alla fine il social ha ottenuto che il processo si terrà a ottobre, solo poco dopo quanto aveva richiesto. Avrà una durata di cinque giorni.

La giudice del tribunale del Delaware, stato in cui hanno sede più della metà delle aziende americane quotate a Wall Street, ha dato ragione alla società che cinguetta, per evitare ulteriori danni al social media, sul quale grava da mesi forte incertezza sul destino futuro.

Gli avvocati di Musk spingevano per rimandare il processo più in là nel tempo, dal momento che è necessaria una revisione e un’analisi forense di molti dati sui bot e sugli account falsi o spam.

Accuse e controaccuse

La società che cinguetta ha fatto causa a Musk avanzando l’accusa di “tentato sabotaggio”, per costringerlo ad acquistare Twitter al prezzo stabilito di 44 miliardi di dollari.
Il ceo di Tesla aveva deciso di ritirarsi dall’accordo già preso per l’acquisizione del social, ufficialmente a causa dell'incertezza sul numero di fake account.

Annotazione: quando si negoziano titoli a Wall Street può essere utile sfruttare gli spread plus500 costi.

Conseguenze

Lo scontro fra il social media e il patron di Tesla, entrambe aziende quotate a Wall Street, va avanti da mesi. Da quando cioè la società con sede a San Francisco ha deciso di portare in giudizio Musk per i danni che gli avrebbe causato a seguito del ritiro dell’offerta di 44 miliardi di dollari per l’acquisizione del colosso.
Quella retromarcia ha causato nell’immediato un calo della azioni di Twitter di oltre il 7%, andando oltre la deviazione standard volatilità.

Una delle ipotesi che si profilano – e che sembra essere la più probabile- è che le parti raggiungano un’intesa extragiudiziale e che il patron di Tesla riesca a spuntare un prezzo inferiore a quello accordato.