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mercoledì 23 novembre 2022

Patrimonio di Elon Musk sforbiciato di 100 miliardi nel corso del 2022

Per il magnate australiano Elon Musk il 2022 non è stato un anno semplice, ne' gratificante dal punto di vista economico. Secondo i calcoli dell'agenzia Bloomberg, il suo patrimonio ha infatti perso sulla carta oltre 100 miliardi di dollari.

I conti sul patrimonio

In base a quanto calcolato dalla famosa agenzia statunitense, l'impatto più violento sul patrimonio di Musk è dovuto al crollo delle azioni Tesla. Dall'inizio dell'anno infatti il titolo è precipitato a Wall Street di oltre il 50%, facendo molto peggio dell'indice di riferimento tecnologico (Nasdaq) che ha perso qualcosa in meno del 30%.

Anche altre partecipazioni azionarie hanno subito dei cali più o meno accentuati, che hanno inciso sul patrimonio del ricco imprenditore australiano.

Il caso Twitter

Non c'è dubbio però che Elon Musk abbia subito il peggiore contraccolpo a causa della vicenda dell'acquisizione di Twitter.
Da quando sì propose di di acquisire la famosa piattaforma social, la scorsa primavera, è cominciata una lunga battaglia che ha avuto l'esito finale soltanto poche settimane fa, quando Musk si è rassegnato a dover comprare una società che probabilmente non voleva più.
L'acquisto di Twitter è costato ben 44 miliardi di dollari, ma altri problemi sono nati subito dopo la chiusura dell'operazione.

Problemi su problemi

Da una parte gli investitori di Tesla si sono fatti sempre più preoccupati del fatto che Musk possa dedicare più tempo al colosso social che ha appena comprato, che non alla sua compagnia. E chiaramente hanno finito per vendere parte delle loro quote in Tesla.

Dall'altra parte ci sono poi i grossi problemi sul fronte del lavoro, che sono nati subito dopo l'acquisto di Twitter.
Musk ha infatti deciso di ridurre drasticamente la forza lavoro della società, anche se dopo una prima fase di muro contro muro ultimamente si è fatto più conciliante. Resta però il fatto che la riorganizzazione di Twitter impegna tempo e denaro e questo non fa bene al patrimonio di Musk.

mercoledì 20 luglio 2022

Wall Street, altra scossa dal caso Twitter-Musk: processo a ottobre

La giudice della corte Chancery Court del Delaware, Kathaleen McCormick, dice sì alla richiesta di Twitter per un processo rapido contro Elon Musk.
La decisione è uno schiaffo per il patron di Tesla, che premeva per un processo non prima di febbraio. Twitter ha chiesto un procedimento rapido con inizio a settembre, citando il rischio di deprezzamento del titolo a Wall Street, a causa dell’incertezza che si è creata a seguito del ritiro della proposta di acquisto da parte di Musk.

Lo scontro tra colossi di Wall Street

Alla fine il social ha ottenuto che il processo si terrà a ottobre, solo poco dopo quanto aveva richiesto. Avrà una durata di cinque giorni.

La giudice del tribunale del Delaware, stato in cui hanno sede più della metà delle aziende americane quotate a Wall Street, ha dato ragione alla società che cinguetta, per evitare ulteriori danni al social media, sul quale grava da mesi forte incertezza sul destino futuro.

Gli avvocati di Musk spingevano per rimandare il processo più in là nel tempo, dal momento che è necessaria una revisione e un’analisi forense di molti dati sui bot e sugli account falsi o spam.

Accuse e controaccuse

La società che cinguetta ha fatto causa a Musk avanzando l’accusa di “tentato sabotaggio”, per costringerlo ad acquistare Twitter al prezzo stabilito di 44 miliardi di dollari.
Il ceo di Tesla aveva deciso di ritirarsi dall’accordo già preso per l’acquisizione del social, ufficialmente a causa dell'incertezza sul numero di fake account.

Annotazione: quando si negoziano titoli a Wall Street può essere utile sfruttare gli spread plus500 costi.

Conseguenze

Lo scontro fra il social media e il patron di Tesla, entrambe aziende quotate a Wall Street, va avanti da mesi. Da quando cioè la società con sede a San Francisco ha deciso di portare in giudizio Musk per i danni che gli avrebbe causato a seguito del ritiro dell’offerta di 44 miliardi di dollari per l’acquisizione del colosso.
Quella retromarcia ha causato nell’immediato un calo della azioni di Twitter di oltre il 7%, andando oltre la deviazione standard volatilità.

Una delle ipotesi che si profilano – e che sembra essere la più probabile- è che le parti raggiungano un’intesa extragiudiziale e che il patron di Tesla riesca a spuntare un prezzo inferiore a quello accordato.

venerdì 29 aprile 2022

Wall Street, pressione su Tesla dopo l'affare Musk-Twitter

L'operazione che ha portato Elon Musk a comprare Twitter si sta rivelando un boomerang... su Tesla a Wall Street. Il titolo dell'azienda di auto elettriche ha infatti perso il 16% sul listino NASDAQ. Questo scivolone è diretta conseguenza dell'operazione che il magnate australiano ha condotto sul famoso social network.

Le difficoltà di Tesla a Wall Street

Pochi giorni fa, dopo un lungo corteggiamento Elon Musk è riuscito a strappare il via libera da parte della dirigenza di Twitter all'operazione di acquisizione, per un importo di circa 44 miliardi di dollari.

Per finanziare questa operazione Musk ha fatto un’operazione di leveraged buyout (Lbo), nella quale ha dovuto cedere circa 4,4 di azioni Tesla, per un controvalore di 4 miliardi di dollari. Proprio questa massiccia vendita di titoli ha spinto a ribasso il titolo su Wall Street. In soli 4 giorni sono stati bruciati 150 miliardi di dollari di capitalizzazione. Sul grafico si è formato un uncino di Ross 123 high low.

Le preoccupazioni dei mercati

Questo scenario ha creato preoccupazione tra gli investitori di Tesla, che si sono chiesti se questa massiccia vendita sia stata solo un primo passo al quale ne seguiranno altri. Musk si è affrettato a smentire questa possibilità, anche se a Wall Street rimane un certo nervosismo.

Il problema è che se Musk decidesse di vendere un nuovo cospicuo pacchetto di azioni Tesla, rischierebbe di affossare ancora di più il titolo, che dal 4 aprile, ha perso il 20% del suo valore, passando da 1.145, 45 dollari a 877,51 dollari della chiusura di giovedì. Ma se il valore scende sotto la soglia dei 750 dollari ad azione, alcune banche potrebbero chiedere ulteriori titoli a garanzia come collaterali dei prestiti.

Il fatto che gli investitori non conoscano ancora l'impatto che l'acquisizione di Twitter provocherà su Tesla non fa che aggiungere volatilità al titolo sul listino di Wall Street. Del resto l'indicatore Relative volatility index RVI già si sta agitando un po'.

Le conseguenze economiche e non

Va aggiunto inoltre che si temono con solo conseguenze dal punto di vista economico, ma anche relativamente all'impegno e alla dedizione che il magnate australiano dedicherà alla propria azienda di auto elettriche. Del resto lo stesso Musk qualche tempo fa affermò che il tempo che dedica a Tesla vale un milione di dollari al minuto.
Quelle frasi oggi suonano come un boomerang.

mercoledì 6 aprile 2022

Ricchezza, la classifica di Forbes incorona Musk, Bezos al secondo posto

Come ogni anno, la rivista Forbes ha stilato la classifica della ricchezza individuale. E quest'anno c'è un sorpasso in vetta. Elon Musk infatti è diventato l’uomo più ricco del mondo, superando il patron di Amazon, Jeff Bezos, che aveva guidato il ranking degli ultimi quattro anni.

La graduatoria della ricchezza individuale

In base ai dati, il visionario imprenditore australiano possiede circa 219 miliardi di dollari. Nell'ultimo anno ha accresciuto di 68 miliardi di dollari la sua fortuna, soprattutto grazie a Tesla. Infatti le azioni della sua compagnia di auto elettriche - una delle aziende famose nel mondo - sono cresciute del 33%.

Grazie a queste cifre, Musk ha superato per la prima volta Jeff Bezos, penalizzato dal calo del 3% delle azioni Amazon. Va però anche aggiunto che Bezos ha alleggerito la sua ricchezza con delle generose donazioni di beneficenza. Alla fine l'effetto di questi due fattori ha cancellato 6 miliardi di dollari dal patrimonio netto di Bezos.

Il resto della Top10

Dopo i due Paparoni, in classifica c'è il magnate francese dei beni di lusso Bernard Arnault. La sua ricchezza personale è salita in un anno di 8 miliardi di dollari.
Il resto della Top10 comprende Bill Gates, Warren Buffett, Larry Page, Sergey Brin, Larry Ellison, Steve Ballmer e l'indiano Mukesh Ambani.

Complessivamente, il più alto numero di miliardari si trova negli USA. Sono ben 735, in salita rispetto ai 724 dello scorso anno. Al secondo posto per ricchezza c'è la Cina con 607. L’India ne ha 166.
Va segnalato che sono usciti dalla graduatoria 34 miliardari russi, a causa delle sanzioni occidentali e del crollo del valore delle azioni e del rublo (chi sa fare trading con i volumi nel forex sa di cosa parliamo), seguiti al conflitto in Ucraina.

In Italia

E l'Italia? Nel nostro Paese la leadership della ricchezza va al "papà" della Nutella, Giovanni Ferrero. La sua fortuna è stimata in 36,2 miliardi di dollari (36mo posto della classifica globale).
Sul podio italiano ci sono Leonardo del Vecchio con 27,3 miliardi e Giorgio Armani con 7,8 miliardi.