mercoledì 20 luglio 2022

Wall Street, altra scossa dal caso Twitter-Musk: processo a ottobre

La giudice della corte Chancery Court del Delaware, Kathaleen McCormick, dice sì alla richiesta di Twitter per un processo rapido contro Elon Musk.
La decisione è uno schiaffo per il patron di Tesla, che premeva per un processo non prima di febbraio. Twitter ha chiesto un procedimento rapido con inizio a settembre, citando il rischio di deprezzamento del titolo a Wall Street, a causa dell’incertezza che si è creata a seguito del ritiro della proposta di acquisto da parte di Musk.

Lo scontro tra colossi di Wall Street

Alla fine il social ha ottenuto che il processo si terrà a ottobre, solo poco dopo quanto aveva richiesto. Avrà una durata di cinque giorni.

La giudice del tribunale del Delaware, stato in cui hanno sede più della metà delle aziende americane quotate a Wall Street, ha dato ragione alla società che cinguetta, per evitare ulteriori danni al social media, sul quale grava da mesi forte incertezza sul destino futuro.

Gli avvocati di Musk spingevano per rimandare il processo più in là nel tempo, dal momento che è necessaria una revisione e un’analisi forense di molti dati sui bot e sugli account falsi o spam.

Accuse e controaccuse

La società che cinguetta ha fatto causa a Musk avanzando l’accusa di “tentato sabotaggio”, per costringerlo ad acquistare Twitter al prezzo stabilito di 44 miliardi di dollari.
Il ceo di Tesla aveva deciso di ritirarsi dall’accordo già preso per l’acquisizione del social, ufficialmente a causa dell'incertezza sul numero di fake account.

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Conseguenze

Lo scontro fra il social media e il patron di Tesla, entrambe aziende quotate a Wall Street, va avanti da mesi. Da quando cioè la società con sede a San Francisco ha deciso di portare in giudizio Musk per i danni che gli avrebbe causato a seguito del ritiro dell’offerta di 44 miliardi di dollari per l’acquisizione del colosso.
Quella retromarcia ha causato nell’immediato un calo della azioni di Twitter di oltre il 7%, andando oltre la deviazione standard volatilità.

Una delle ipotesi che si profilano – e che sembra essere la più probabile- è che le parti raggiungano un’intesa extragiudiziale e che il patron di Tesla riesca a spuntare un prezzo inferiore a quello accordato.

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