lunedì 13 marzo 2017

Veneto Banca, proproga al 22 marzo per l'offerta transattiva. Rischio bail-in sempre concreto

Veneto Banca ha prorogato l'offerta di transazione ai propri azionisti, in modo da poter agevolare lo smaltimento delle tante richieste che sono giunte in questi giorni. In questo modo l'istituto potrà anche allinearsi alla scadenza della medesima Offerta di Banca Popolare di Vicenza, che a sua volta ha deliberato di prorogare la conclusione dell'OPT dal 15 al 22 marzo 2017.

La situazione complicata delle due banche venete

Al momento sono stati contattati circa il 95% del totale azioni in perimetro, con un'adesione da parte dei soci che è arrivato al 52%; per un totale del 42% di azioni rappresentate. Sabato sono addirittura state aperte 142 filiali al fine di consentire agli azionisti di aderire all'Offerta di Transazione.

Intanto dalla UE sono giunte nei giorni scorsi delle precisazioni riguardo alla questione delle obbligazioni rischiose di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, dopo che Margrethe Vastager (commissaria alla concorrenza) aveva ventilato l'ipotesi di una possibile compensazione dei creditori frodati. Secondo le accuse, entrambi gli istituti avrebbero collocato obbligazioni rischiose presso risparmiatori non consapevoli.

Per le due banche si profila sempre più concretamente il rischio Bail-in. Serve quindi che le due banche venete trovino presto un compromesso, che andrà trovato anche forse dopo il 22 marzo, ovvero la nuova scadenza per fare un'offerta transattiva ai vecchi azionisti. Per scongiurare il salvataggio, servirà che a questa offerta risponda almeno l'80%.

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