sabato 11 marzo 2017

Banca centrale del Messico sotto pressione: pronto un nuovo rialzo dei tassi?

In Messico torna forte la paura dell'inflazione. Secondo gli ultimi dati, sotto la spinta della crescita dei prezzi dei carburanti, la variazione annuale dei prezzi è salita al 4,86%. Si tratta cioè di un valore che non si vedeva dal 2010. Inoltre è una misura che doppia le cifre che si registravano un anno fa in questo periodo. Questo aumenta le pressioni sul peso messicano, come si può vedere osservando i grafici del cross Usd-Mxn su ironfx demo binary.

A rivelare gli ultimi dati è stato l'INEGI, ovvero l'Insituto Nacional de Estadistica Y Geografia. L'indice dei prezzi al consumo a febbraio è cresciuto dello 0,58%. Più delle attese degli analisti. Questo dati fa il paio con un altro dati messo in evidenza di recente, ovvero il deficit pari al 2,9% del PIL.  
I fondamentali dell'economia messicana mostrano quindi una certa debolezza, il che preoccupa in vista del prossimo futuro.

Il peso sostenuto dalla Banca centrale

Dal punto di vista valutario, il peso finora ha cercato di reggere a questa pressione (ricordatevelo se provate a fare trading automatico opzioni binarie). Anzi la valuta messicana è tra quelle che hanno fatto meglio contro il dollaro da inizio 2017. Solo a febbraio ha guadagnato il 5%. Ma qui entra in ballo soprattutto la questioni politica alimentate da Trump, e l'effetto di alcune mosse della Banxico.

Quest'ultima ha aumentato di 50 punti base il tasso per provare a contrastare l'inflazione. Adesso il costo del denaro è a 6,25%, ed è stato il terzo rialzo da novembre. Ovvero da quando Trump è presidente USA. A fine marzo ci sarà un nuovo meeting, e qualcuno ipotizza che possa esserci un altro rialzo del tasso da parte della Banxico. Del resto, proprio dopo le mosse dell'istituto centrale, il peso era riuscito a risalire la china nei riguardi del dollaro ( recupero che si era innescato 2in ritardo" verso la fine di gennaio).

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