lunedì 6 marzo 2017

Market mover, comincia una settimana cruciale per dollaro e BCE

Comincia una settimana molto delicata per gli amanti del trading online, visto che sono in agenda importanti market mover che potrebbero influenzare l'andamento del cross più scambiato nel Forex market, ovvero l'euro-dollaro. L'antipasto arriverà però dall'Australia, visto che nella notte tra lunedì e martedì la RBA annuncerà la propria decisione sul tasso di interesse (non ci si attendono novità).

Il grosso però riguarda come detto Europa e USA. Il cross euro-dollaro sembra rimbalzare al rialzo dopo aver vissuto un febbraio negativo (seguito a sua volta da un gennaio molto positivo). Lo dicono i dati del nostro conto opzioni binarie bdswiss, consob authorized. Ma è chiaro che molto dipenderà dai movimenti di Fed e BCE.

Appuntamenti con i market mover

Giovedì prossimo è infatti in calendario la riunione della BCE, primo market mover molto delicato. La riunione assume valore enorme visto l'attuale contesto politico molto incerto dovuto alle prossime elezioni in Olanda e Francia (dove avanzano le destre estreme).

A Draghi si chiederanno risposte sull'orientamento della politica monetaria, e in special modo se la BCE ha intenzione di dare luogo al tapering, cioè l'allenamento del piano acquisto titoli. Non sono previste variazioni, ma saranno comunque importanti le parole di Draghi per capire fino a che punto si stanno avvertendo le pressioni (specie tedesche) per svoltare in senso restrittivo. Questo darebbe una spinta alla quotazione dell'euro.

Da monitorare altri market mover minori, come l'indice Sentix e la revisione del PIL del quarto trimestre. Ma anche la produzione industriale tedesca. Tutti dati che possiamo vedere con la piattaforma webtrader etoro openbook.

Dagli USA invece i dati importanti arriveranno venerdì. Gli ultimi Non Farm payrolls sono il banco di prova finale per capire se la FED potrà o meno aumentare il tasso di interesse già nella prossima riunione in programma a metà marzo. Secondo gli analisti sarà proprio così. Secondo gli analisti l'occupazione dovrebbe salire di 186.000 posti. Molto di più quindi dei 100.000 che la Fed considera un buon numero.

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