La situazione complicata delle due banche venete
Al momento sono stati contattati circa il 95% del totale azioni in perimetro, con un'adesione da parte dei soci che è arrivato al 52%; per un totale del 42% di azioni rappresentate. Sabato sono addirittura state aperte 142 filiali al fine di consentire agli azionisti di aderire all'Offerta di Transazione.Intanto dalla UE sono giunte nei giorni scorsi delle precisazioni riguardo alla questione delle obbligazioni rischiose di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, dopo che Margrethe Vastager (commissaria alla concorrenza) aveva ventilato l'ipotesi di una possibile compensazione dei creditori frodati. Secondo le accuse, entrambi gli istituti avrebbero collocato obbligazioni rischiose presso risparmiatori non consapevoli.
Per le due banche si profila sempre più concretamente il rischio Bail-in. Serve quindi che le due banche venete trovino presto un compromesso, che andrà trovato anche forse dopo il 22 marzo, ovvero la nuova scadenza per fare un'offerta transattiva ai vecchi azionisti. Per scongiurare il salvataggio, servirà che a questa offerta risponda almeno l'80%.
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