martedì 29 maggio 2018

Economia italiana, crolla la fiducia di famiglie e imprese

La situazione politica sta facendo sentire i suoi effetti sul clima di fiducia che si respira nel paese. In special modo riguardo all'economia italiana. Secondo le ultime rilevazioni dell'Istat infatti a maggio c'è stato un deciso calo dell'indice che misura il sentiment dei consumatori. Un dato che peraltro interrompe un trend positivo che si era registrato nei primi mesi del 2018. Il report dice che il valore dell'indice di fiducia dei consumatori è arrivato a 113,7 dal precedente valore di 116,9. Si tratta del valore più basso registrato dallo scorso mese di settembre (quando era 111,3).

La fiducia nell'economia italiana

E' palese che la spallata maggiore alle aspettative degli italiani l'abbia data la grave turbolenza che c'è sul fronte politico. Era del resto inevitabile, in tale contesto, che l'apprensione di famiglie ed imprese sarebbe peggiorata. Inoltre questo fattore, che ha già inciso sulla percezione futura, di certo peserà sull'andamento dell'economia italiana dei prossimi mesi. Ricordiamo peraltro che sull'economia italiana pesa la minaccia degli aumenti dell'IVA. Se non si riuscirà a sterilizzare le clausole di salvaguardia, questi aumenti avverranno a partire dal 2019, generando un aggravio di circa 795 euro annui a famiglia.

I dati dell'Istat

Esaminando i dati, si vede che gli italiani hanno una percezione a differente intensità a seconda che si parli di situazioni individuali oppure generalizzate del paese. Riguardo al 'clima personale' (individuale o familiare) gli indicatori arretrano ma non di molto. Se invece si passa a esprimere un parere circa la situazione dell'economia Italiana, allora il calo dell'entusiasmo è massiccio. Si passa infatti da 141,8 a 132,6 mentre quello futuro passa da 121,1 a 116,5.

L'Istituto di statistica inoltre registra un calo anche per la fiducia delle imprese. Passa infatti da 105,0 a 104,7 punti. Sono soprattutto due i settori colpiti da questo incupimento: quello delle costruzioni (da 135,2 a 134,1) e quello dei servizi (da 106,4 a 106,0). Restano invece invariati il clima di fiducia nella manifattura (a quota 107,7) mentre aumenta nel commercio al dettaglio (da 97,6 a 99,8).

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