martedì 11 febbraio 2020

Banche e lavoro, il piano di Unicredit accende lo scontro con i sindacati

Ancora una volta il mondo della banche fa parlare di sé per via dell'ennesimo piano di tagli che è stato annunciato. Stavolta tocca a Unicredit scatenare l'ira dei lavoratori e dei sindacati, per via di un programma di riorganizzazione interna pesantissimo. L'istituto di credito ha infatti programmato di tagliare 6 mila posti di lavoro in Italia, chiudendo 450 sportelli.

Banche, sfide digitali e tagli

Alla base di questo piano durissimo, c''è il calo dei clienti allo sportello. Secondo banca Unicredit, negli ultimi anni ci sarebbe addirittura stato un dimezzamento, cui ha corrisposto anche un calo della metà delle operazioni effettuate in filiale. Dalle 36,8 milioni del 2016 si è scesi sui 16 milioni. Di fronte a questo declino, c'è stato però il parallelo aumento dell'utilizzo di canali informatici o telefonici, come del resto sta succedendo per l'intero mondo delle banche. Per questo motivo Unicredit punta sempre più a digitalizzare i suoi processi e servizi.

Sforbiciata al personale anche in Germania e Austria

Va detto che l'istituto non si limiterà a tagliare il personale solo in Italia, che comunque sarà il paese più colpito. Anche Germania e Austria saranno interessati dal piano di tagli, che complessivamente arriverà a 8mila unità (dei quali 6mila nel nostro paese).

Sindacati sul piede di guerra

E' chiaro che un piano del genere ha subito scatenato le proteste dei sindacati dei dipendenti delle banche. La FABI parla di "cifre inaccettabili", mentre la Fisac-Cgil parla di "numero spropositato di esuberi". C'è chi dice che in realtà non esiste un problema di esuberi nel gruppo, e che comunque questo piano non verrà preso in considerazione se ai tagli non si accompagneranno contemporaneamente anche nuove assunzioni. Insomma, si chiede un ricambio generazionale nella banca, e non solo un ridimensionamento occupazionale.

La partita tra sindacati e Unicredit comincerà tra pochi giorni, il 14 febbraio, mentre la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, ha convocato i vertici della banca per venerdì 21 febbraio.

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