venerdì 21 febbraio 2020

Debito pubblico, la situazione dell'Argentina si fa sempre più grave

Arrivano pessime notizie per la situazione economica dell'Argentina. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha infatti avvertito che il debito del paese sudamericano è diventato così alto, che i creditori privati dovranno dare un "contributo significativo". Tradotto: devono prepararsi a subire delle perdite rispetto a quanto investito.

Il problema argentino del debito

Gli esperti del FMI (international monetary fund) sono rimasti in Argentina è circa una settimana, e il 19 febbraio hanno emesso il loro "verdetto", affidato poi ad un comunicato ufficiale dell’organizzazione economica internazionale. Le problematiche della nazione sudamericana sono note da tempo. Il debito del paese è altissimo - è arrivato a quasi il 90% del PIL alla fine del 2019 - ed è un problema cronico, visto che ha già subito 8 volte la procedura di default.

La recessione in cui il paese si trova da tempo unitamente al dramma dell’alta inflazione, richiederebbero uno slancio della crescita economica, ma secondo il FMI finché non verrà ridotto in modo significativo il debito pubblico, non sarà né economicamente né politicamente fattibile. A conferma di ciò ha formulato anche una stima: l’economia argentina è destinata a diminuire di un ulteriore 1,3% nel 2020. Sarebbe il terzo anno consecutivo di recessione.

Inoltre va evidenziato che dallo scorso luglio, quando l’Fmi giudicò la posizione dell’Argentina come “sostenibile, ma senza grandi probabilità”, il paese ha perso più di un terzo delle sue riserve in valuta estera.

La rinegoziazione del debito

Il governo argentino vuole mettere una tappa alla falla enorme che si è creata, operando una rinegoziazione del debito (dove c'è anche un debito di 44 miliardi contratto proprio con l’Fmi). Secondo il presidente Fernandez, "se tutte le parti dimostrano la volontà di accordarsi, torneremo a mettere in piedi l’Argentina”. Il ministro dell’economia Guzmán stima la necessità di rinegoziare circa 100 miliardi di dollari di debito, anche per garantire stabilità alle riforme economiche approvate dal Senato lo scorso dicembre.

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