martedì 25 febbraio 2020

Borsa di Milano in rosso profondo, in un giorno bruciati tutti i guadagni del 2020

I timori legati alla diffusione in Italia del Covid-19 spingono al crollo la Borsa di Milano. Il listino azionario italiano ha chiuso la giornata di ieri l’indice Ftse Mib in calo del 5,43% a 23.427 punti, ma era giunto anche a perdere oltre il 6%. Complessivamente la capitalizzazione del paniere dei titoli principali di Piazza Affari è scesa di circa 30 miliardi di euro.

Numeri pesanti per la Borsa di Milano

Come detto, a penalizzare fortemente il listino di Borsa italiano sono le notizie sulla diffusione del virus cinese nel nostro territorio, con 2 decessi a una impennata di contagi che è cominciata al Nord ma rischia di propagarsi anche nel Meridione. Non che agli altri listini europei sia andata meglio (l'Eurostoxx 600 ha perso il 3,84%, Londra il 3,34%, Francoforte il 4,01% e Parigi il 3,94%), ma senza dubbio è l'Italia quella che preoccupa di più adesso. Nel lunedì nero di Piazza Affari, il Ftse Mib ha azzerato tutti i guadagni accumulati in questo primo scorcio dell’anno.

Avvio pesante, poi è andata anche peggio

Già dalle prime ore del mattino s'era capito che l'aria non era delle migliori. L'apertura era stata molto negativa (-3,4%), ma poi le cose sono andate peggiorando durante l’arco della giornata. Quando ha aperto in terreno fortemente negativo il mercato americano, il Ftse Mib è addirittura arrivato a cedere il 6%. A Piazza Affari il segno negativo ha caratterizzato tutte le blue chips, con un particolare accanimento per le vendite sui titoli del lusso, gli industriali e i finanziari. E c'è da dire che i migliori segnali gratis opzioni binarie non inducono neppure oggi a un maggiore ottimismo.

Nota tecnica: per studiare i grafici dei mercati è necessario conoscere prima le figure e i pattern, come il doppio massimo doppio minimo analisi tecnica.

Rischio recessione per l'Italia

Il problema è che l'effetto negativo del coronavirus non si limiterà solo a deprimere la Borsa italiana. La situazione più grave sarà quella della crescita della nostra economia reale. Ormai sembra scontatala recessione tecnica, visto che nel quarto trimestre del 2019 il PIL è sceso dello 0,3%, e in questo trimestre di certo non ci sarà un miglioramento (tenuto conto che Lombardia e Veneto, le regioni più colpite dal virus, da sole rappresentano circa un terzo del pil nazionale). Il 2020 viaggia verso la crescita negativa, con stime fra -0,5% e -1%.

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