lunedì 17 febbraio 2020

Credito al consumo, aumenta la diffusione in Italia. Ma crescono anche i problemi...

Cresce il credito al consumo in Italia. Nell'ultimo anno l'aumento è stato del 7,4%, per una cifra complessiva che sfiora i 22 miliardi di euro. Ma come vedremo, cresce anche il numero di coloro che si perde e non riesce più a pagare con regolarità le rate del debito.

La crescita del credito al consumo

Ma andiamo con ordine. Il settore del credito al consumo ha avuto una forte spinta dalle motivazioni più disparate. Si richiede per l'acquisto dell'auto, per il pagamento dei viaggi, i prestiti personali, ma anche per estinguere prestiti precedenti e fronteggiare spese sanitarie impreviste. La maggior parte delle richieste è stata fatta per importi moderati, al di sotto dei 5.000 euro, che rappresentano quasi la metà delle richieste di prestiti totali. Perfino un colosso come Amazon ha lanciato un sistema di rateizzazione automatico degli acquisti.

Cambiano i modelli di spesa

Il pagamento rateizzato sembra dunque farsi sempre più strada come comportamento abituale, un po' come accade in un modello consumistico sfrenato come quello americano. Un fatto eclatante è che oggi si preferisce buttare qualcosa di datato e comprare a rate un nuovo sostituto, piuttosto che affrontare in una volta sola le spese di riparazione.

Aumentano i prestiti non rimborsati

Questo tipo di operazioni ha degli indubbi vantaggi, perché consente di pagare immediatamente il bene, il servizio o la prestazione, rimborsando poi gradualmente la cifra ottenuta entro il termine prescelto. C'è però anche una conseguenza poco felice di questo sempre più largo ricorso al credito al consumo. Infatti è cresciuto anche il numero di quelli che non pagano le rate del debito concesso da una banca o da una finanziaria. Secondo gli ultimi dati, circa 16 milioni di persone sono state segnalate ai sistemi di informazione creditizia (Sic).

Il problema è che comprare o pagare tutto a rate, finisce per smaterializzare l’idea del denaro con cui siamo cresciuti ed abbiamo fatto i conti. In pratica perdiamo il contatto con il reale valore del denaro, e di conseguenza perdiamo il controllo delle nostre finanze.

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