I dati sulle scorte di petrolio
Come detto, l'ultimo impulso alla cavalcata del petrolio è giunto dai dati sulle scorte settimanali di greggio (si possono i dati macro tramite la lista siti trading affidabili autorizzati). C'è stata una nuova flessione inattesa dai mercati. Secondo l'EIA (la divisione del Dipartimento dell'Energia americano), le scorte di oro nero nel corso dell'ultima settimana si sono assottigliate di 2,6 milioni di barili. Sono così scese a quota 405,8 MBG, rispetto ai 408,4 MBG della scorsa settimana. Benché gli analisti prevedessero un calo, questo è stato molto superiore alle attese (0,7 milioni di barili). Sempre secondo l'EIA, gli stock di distillati sono calati di 0,8 milioni a 130 MBG dai 130,8 MBG, mentre il consensus era per un incremento di 1,6 mln di barili. Anche le scorte di benzina sono scese (1,5 milioni di barili, il consensus era per un aumento di 0,3 milioni di barili). Invariate invece le riserve strategiche di petrolio.Tali dati hanno spinto ulteriormente le quotazioni del petrolio. Questa mattina il Brent si sta muovendo al rialzo attorno quota 77 dollari al barile. Bene anche il WTI, che sulla piattaforma eToro registra una progressione che lo avvicina a 70 dollari al barile (qui c'è la come funziona copy trading eToro guida).
Va detto che la grossa variabile che continua a incidere sul mercato petrolifero è l'Iran, data l'imminente entrata in vigore delle nuove sanzioni che andranno a colpire proprio il greggio. Questo finirà inevitabilmente per alterare gli equilibri di domanda e offerta, e in definitiva inciderà sul prezzo.
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