martedì 16 luglio 2019

Inflazione al rialzo secondo le attese in Nuova Zelanda, il dollaro kiwi si apprezza

I dati riguardanti l'inflazione, allontanano la possibilità di un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Reserve Bank of New Zeland. Questo ha finito per spingere il "kiwi" (il nome dato in gergo alla valuta neozelandese) ai massimi di 3 mesi contro il dollaro americano.

I dati sull'inflazione

Martedì l'ufficio di statistica neozelandese - la Statistics New Zeland - ha evidenziato che nel secondo trimestre del 2019 l'inflazione è salita all'1,7% annuo  dall'1,5% del periodo precedente. La crescita era prevista dagli economisti, e il dato è stato in linea con il consensus. Stesso dicasi per l'inflazione sequenziale, in cresciuta dello 0,6% come era previsto.

La cosa importante però è che l'inflazione si sta muovendo al rialzo come aveva previsto la banca centrale neozelandese, la RBNZ. Questo allontana la possibilità che la banca centrale debba intervenire a breve per poter stimolare la crescita economica e dei prezzi. Nel prendere le proprie decisioni, l'istituto centrale infatti è molto influenzato dalla dinamica dei prezzi, che vuole portare verso il target del 2-3%.

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La politica della RBNZ e il dollaro kiwi

Ricordiamo che la RBNZ è stata la prima banca centrale del G10 a operare un taglio del costo del denaro in questo ciclo. Infatti nel meeting dello scorso mese di maggio, i policy maker neozelandesi hanno tagliato il tasso di 25 punti base, portandolo così al nuovo record minimo dell'1,5%.

La reazione dei mercati al dato sull'inflazione ha premiato il dollaro neozelandese. Il cambio NZD-USD si è infatti apprezzato fino a toccare i nuovi massimi trimestrali a 0,6738, come abbiamo visto sulla nostra forex piattaforma demo trading online. Nel corso dell'ultimo mese, il cambio si è apprezzato complessivamente di oltre il 3,5%, anche se bisogna evidenziare che questo è accaduto più che altro per la debolezza del biglietto verde (innescata dalle accresciute probabilità di un taglio dei tassi da parte della FED).

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