giovedì 16 luglio 2020

Tasse, sconfitta pesante per la UE: Apple non dovrà pagare 13 miliardi all'Irlanda

Sul tema delle tasse, la UE incassa una sconfitta memorabile. Una sconfitta che ha pure dei forti riflessi dal punto di vista politico. Il Tribunale della UE ha infatti deciso che non ha alcun valore la sanzione inflitta all'Irlanda (ma che colpisce Apple), per via degli accordi presi con l'Irlanda sul "fiscal ruling". Il colosso di Cupertino non dovrà quindi versare i 13 miliardi di euro stabiliti dalla Commissione Europea.

Ue-Irlanda e le tasse

Riavvolgiamo il nastro un attimo. La Commissione riteneva che Apple avesse ricevuto da Dublino un trattamento speciale (cosa non consentita) in tema fiscale. Secondo la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, solo nel 2011 la consociata irlandese di Apple ha registrato utili europei per circa 16 miliardi di euro, ma solo 50 milioni di euro sono stati considerati imponibili.

Perché questo trattamento di favore? Chiaramente in cambio di investimenti forti nel paese.
Ciò di fatto dava ad Apple un vantaggio anticoncorrenziale ai sensi dell’art. 107. Per questo motivo aveva condannato l'Irlanda a farsi pagare 13 miliardi di tasse arretrate dall'azienda di Cupertino. Tuttavia, l'Irlanda si rifiuta dal 2016 di incassare quella somma. Sembra una cosa fuori dal mondo, per noi che viviamo in un Paese che appena può ci mette le mani in tasca, e invece il rapporto Irlanda-Apple funzionava così: la UE dice che mi dovresti pagare, ma non voglio che mi paghi.

Una decisione pesante

Ieri il colpo di scena. Il Tribunale UE ha annullato la decisione della Commissione, perché quest'ultima non è riuscita a dimostrare in modo giuridicamente adeguato l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale. Dublino, che ha sempre difeso la propria politica fiscale, canta vittoria.

Questa decisione arriva peraltro in un momento che peggiore (per la UE) non si può, subito dopo che è stato presentato un pacchetto fiscale che ha proprio l’obiettivo di garantire una tassazione equa e uniforme da parte dei membri dell'unione. E invece questa sconfitta legale ribadisce che in materia tributaria gli Stati sono sovrani. Inoltre siamo prossimi al Consiglio europeo in cui i leader Ue dovranno decidere sul Recovery Fund e sul bilancio Ue, dove i paesi si presentano già con forti divergenze di vedute.

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