mercoledì 8 luglio 2020

Reddito disponibile, Bankitalia avverte: calo per oltre la metà delle famiglie a causa del Covid

Un'indagine condotta dalla Banca d'Italia evidenzia il brusco contraccolpo subito dalle famiglie italiane per colpa del Covid. Emerge infatti che più della metà della popolazione ha patito una riduzione del reddito disponibile, anche tenendo conto degli eventuali strumenti di sostegno ricevuti.

Il contraccolpo sul reddito disponibile

La ISF (indagine straordinaria sulle famiglie italiane) è stata condotta durante il periodo aprile-maggio, ed è servita a per raccogliere informazioni sulla situazione economica e sulle aspettative delle famiglie durante la pandemia.
Più di un terzo degli intervistati ammette di avere disponibilità tali da reggere ancora circa un trimestre, coprendo spese per consumi essenziali della famiglia in assenza di altre entrate. In pratica è lo stesso periodo di durata dal lockdown.

Ma il numero di individui in questa condizione aumenta se si prende in considerazione i disoccupati e i lavoratori dipendenti con contratto a termine. Inoltre quasi un quinto dei quest'ultima categoria, ha contemporaneamente subito una riduzione di oltre il 50% del reddito disponibile familiare nei primi due mesi della emergenza sanitaria.

Dramma per i lavoratori indipendenti

Tuttavia, la categoria che ha subito la contrazione più pesante del reddito disponibile è quella dei lavoratori indipendenti. Quasi l’80% di essi ha subito un calo nel reddito e per il 36% la caduta è di oltre la metà del reddito familiare (può interessare: professionisti e aiuti Covid, polemiche sui bonus).

Mutui e vacanze

Una situazione particolarmente critica riguarda coloro che devono pagare un mutuo. Circa il 40% dichiara infatti di avere difficoltà nel sostenere le rate. La percentuale diventa più alta se si considera il Centro e il Mezzogiorno. Infine, l'impatto del covid sul reddito familiare disponibile si sentirà sulle vacanze. Quasi un terzo della famiglie vi rinuncerà, malgrado il Bonus vacanze, e il 60% ritiene comunque che le spese a tale scopo saranno ridotte anche una volta usciti dalla crisi.

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