martedì 3 novembre 2020

Reddito e pensione di cittadinanza, rischio impennata dei costi con i nuovi lockdown

Un nuovo lockdown non solo spingerebbe l'Italia ancora di più nel tunnel della crisi, ma avrebbe conseguenze forti anche sul piano della spesa pubblica. L'importo del reddito e della pensione di cittadinanza, potrebbero infatti schizzare ben oltre la soglia dei 10 miliardi di euro.

La crescita del sussidio al reddito

Al ministero dell’Economia stanno conteggiando gli effetti della crisi, che già da settimane sta spingendo sempre più in alto le risorse che ogni mese sono necessarie per pagare il reddito di cittadinanza. Adesso che il virus rischia di bloccare nuovamente il Paese, si teme che l'esercito di beneficiari potrebbe essere molto più elevato di quello previsto. Se al momento percepiscono il beneficio 1,3 milioni di famiglie, a Natale potrebbero diventare 1,5 milioni di nuclei. La conseguenza sarebbe una impennata della spesa, che finirebbe fuori controllo.

Nuova spesa

Per fare in modo che gli aventi diritto possano ottenere il reddito di cittadinanza, il Governo lavora a un nuovo scostamento di bilancio, altro deficit che il Parlamento dovrebbe autorizzare. Il prossimo anno il reddito di cittadinanza richiederà altri 3 miliardi di euro aggiuntivi. Complessivamente il sussidio richiederà circa 5 miliardi nel primo semestre del 2021 e 5,5 miliardi nel secondo. Tuttavia, questi calcoli prezzano la speranza che il virus verrà sconfitto o comunque arginato, e non ci saranno ulteriori restrizioni.

Taglio al sussidio?

Che fare quindi con quei 3 miliardi aggiuntivi richiesti per erogare il sussidio? Due possibilità. O si trovano nuove risorse per alimentarlo, oppure si dovranno effettuare i primi tagli alle ricariche, come previsto dalla legge che ha introdotto la misura. All’Inps sono in attesa di capire come deciderà di muoversi il governo, ma ammettono che se le risorse finiranno prima del tempo sarà necessario rimodulare gli importi erogati.

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