Sfilza di dati macro per la Eurozona, prima del weekend. L'economia dell'area realizza un balzo poderoso, con una crescita che - secondo le stime preliminari - non si era mai vista dall'inizio delle serie temporali nel 1995.
Dati macro sulla Eurozona
Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione europea, ha annunciato oggi che il Prodotto interno lordo (Pil) ha segnato nel terzo trimestre un +12,6%. Il valore è in crescita rispetto al -11,8% del secondo trimestre. Quest'ultimo era stato contrassegnato dal pesanitssimo contraccolpo dovuto al lockdown primaverile in quasi tutta la Eurozona. Benché si tratti del dato migliore dall'inizio della serie nel 1995, è risultato peggiore rispetto alle attese degli analisti, che si aspettavano un +12,7%. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, il pil ha segnato una flessione del 4,4% nell’area euro e del 4,% nella Ue.
Bilancia commerciale e lavoro
Per quanto riguarda la bilancia commerciale, l'Eurozona segna 24 miliardi di euro contro i 21,9 precedenti rivisti a 21mld e i 22,5 mld attesi. Eurostat ha evidenziato che le esportazioni sono cresciute del 4% al mese, mentre le importazioni del 2,7%.
Aumenta intanto l'occupazione nella Eurozona. Il numero di occupati è infatti cresciuto dello 0,9% su trimestre fino a settembre 2020, riprendendosi da un calo senza precedenti del 2,9% nel periodo precedente. Anche in questo caso, si tratta del maggiore aumento dalla serie iniziata nel 1995. Anno su anno, l'occupazione è diminuita del 2%, dopo un calo del 3,1% nel secondo trimestre.
Nota: puoi vedere come impattato queste notizie sul Dax, consultando un sito specializzato sulla borsa tedesca.
Euro poco mosso
Sul fronte valutario, questi dati non stanno avendo grande impatto sull'euro, già bloccato dai migliori indicatori forex affidabili. La valuta unica è scambiato verso 1,18, dopo aver raggiunto il massimo di oltre due mesi a 1,19 nella giornata di lunedì.
Gli investitori rimangono preoccupati per l'aumento dei casi di COVID-19. La Germania ha evidenziato 23.542 nuovi casi venerdì, il numero più alto dal inizio della pandemia. La Francia ha superato la Russia diventando il quarto paese più colpito al mondo.
Nel frattempo, la presidente della BCE Lagarde ha accennato a ulteriori stimoli già a dicembre, affermando che l'impatto della pandemia continuerà probabilmente a pesare sull'attività economica anche nel 2021.
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