Al momento la Cina, essendosi mossa in anticipo rispetto a tutti, gode di un evidente vantaggio competitivo.
Le batterie e il mercato dell'auto
Proprio per soddisfare la crescente domanda e ridurre la dipendenza dall'estero, in Italia è stato varato il progetto di una maxi fabbrica di batterie a Termoli, in Molise.Dopo diversi annunci e altrettante frenate, arriva quindi questa buona notizia per il mercato dell'auto europeo.
Il disco verde mostrato al Protocollo d’intesa tra Ministero dello sviluppo economico, Regione Molise, Invitalia e Automotive Cells Company SE (ACC), finalmente consentirà di sostenere gli investimenti proposti da ACC, la compagnia nata proprio per diventare un grande player europeo delle batterie per veicoli elettrici.
Il progetto avrà il sostegno delle autorità francesi, tedesche ed europee. Si concretizzerà anche attraverso sostanziosi aiuti pubblici. Circa 400 milioni di euro arriveranno dall'Italia, su un investimento che vale complessivamente 2 miliardi.
Cosa produrrà la nuova mega fabbrica
A distanza di 18 mesi dalla nascita, Acc sta già lavorando a un centro di ricerca e sviluppo a Bordeaux, mentre un sito pilota a Nersac è già operativo.
In base al progetto, la megafabbrica di Termoli dovrebbe consistere in tre moduli di produzione, ciascuno con una capacità nominale annua fino a 8 GWh. Ma è prevista anche la realizzazione di due progetti di ricerca industriale e sviluppo riguardo tematiche legate alle future evoluzioni delle batterie e delle tecnologie produttive.
Tra gli azionisti paritari di ACC c'è anche Mercedes-Benz, che si unisce a Stellantis e TotalEnergies/Saft. Il colosso del DAX 40 fornirà tecnologia e know-how di produzione alla nuova società.
Nota: ricordiamo che su molti titoli relativi al mercato dell'auto, è possibile sfruttare broker opzioni binarie no Esma (extra UE).
Intanto il mercato arranca
Nel frattempo il mercato dell'auto continua a fare i conti con i problemi derivanti dalla crisi dei semiconduttori.
Stellantis ha dovuto imporre uno stop di 9 giorni a Melfi, proprio perché mancano i semiconduttori. La guerra Russia-Ucraina inoltre acuisce il problema, perché rallenta la ripresa della filiera visto che la Russia è grande esportatore di gas neon, che serve per la produzione di semiconduttori.
Anche per questo di recente sono state riviste al ribasso le stime di produzione auto per il 2022 e il 2023.
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