Continuano i movimenti da parte dei gruppi energetici italiani, che sono coinvolti in una fase estremamente critica per il mercato a seguito del conflitto scoppiato in Ucraina.
Le ultime operazioni importanti in ordine di tempo sono quelle di Enel ed Erg.
Le manovre di Enel ed Erg sul mercato
Il gruppo guidato da Starace ha ceduto la propria partecipazione in Enel Russia per circa 137 milioni di euro. L'operazione riguarda il 56,43% del capitale sociale, ossia l'intera quota societaria posseduta da Enel. Gli acquirenti sono due: un accordo è stato siglato con PJSC Lukoil e uno con il Closed Combined Mutual Investment Fund “Gazprombank-Frezia”.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro il terzo trimestre di quest’anno.
Questa operazione di fatto conclude la cessione degli asset per la generazione di energia in Russia. Le prime azioni sul mercato erano state fatte nel 2019, con la cessione di asset alimentati a carbone.
Le conseguenze di questa operazione sul bilancio di Enel dovrebbero essere positive per quasi mezzo miliardo di euro, per quanto riguarda l'indebitamento finanziario netto. Invece l'impatto sull'utile netto del gruppo subirà un effetto negativo di circa 1,3 miliardi di euro.
Erg vende agli australiani
L'altro gruppo energetico italiano che si è mosso negli ultimi giorni è Erg. La famiglia Garrone ha infatti ceduto al fondo australiano IFM Investors il 35% della partecipazione in una nuova Holding, che a sua volta sarà proprietaria al 62,5% di Erg stessa. Lo scopo è dare un’impronta vasta internazionale che va ben oltre l’Europa.
Per chiudere questa operazione, gli australiani pagheranno un miliardo di euro. Un ulteriore mezzo miliardo andrà versato per la crescita di Erg, così come annunciato negli obiettivi strategici lo scorso mese di marzo.
Una volta conclusa questa operazione, San Quirico, holding della famiglia Garrone-Mondini, manterrà quindi il controllo Erg.
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