La differenza di stipendio tra gli amministratori delegati delle grandi aziende USA e i loro dipendenti si amplia sempre di più. Secondo i dati dell'Institute for Policy Studies, i primi guadagnano mediamente 670 volte più dei secondi. Ma in alcuni casi si arriva anche a picchi di 1000 volte.
Questa fotografica del mercato del lavoro, caratterizzata da disuguaglianze crescenti, fa il paio con un altro dato eclatante. Gli ultraricchi rappresentano l'1% della popolazione, e sono sempre più distanti dal restante 99% della popolazione.
Cresce la forbice degli stipendi
Il gap salariale è qualcosa che mette in imbarazzo, specialmente in tempi di crisi caratterizzati da un'inflazione che galoppa. Peraltro questa forbice tra gli stipendi è addirittura aumentata proprio dopo lo scoppio della crisi Covid. Infatti nel 2020 il rapporto era di 604 a 1.In media gli stipendi dei Ceo sono aumentati di 2,5 milioni di dollari, attestandosi su una media di 10,6 milioni. Molto più magro è il bottino per i dipendenti, che viaggia sui 24mila dollari l'anno, con una crescita salariale di 3.556 dollari nell'ultimo biennio.
Va detto che l'aumento del gap tra stipendi è legato in buona parte ai programmi di buyback fatte da parte delle aziende quotate soprattutto nel 2021. Se questi soldi fossero stati destinati ai dipendenti, ne avrebbero in alcuni casi fatto raddoppiare i salari.
Ma chi sono i ceo con gli stipendi più alti?
Al primo posto c'è Andy Jassy di Amazon, al quale lo scorso anno è stato riconosciuto un compenso di 212,7 milioni, ovvero 6.747 volte i 32.855 dollari che un dipendente medio di Amazon porta a casa.
Al secondo posto c'è Fabrizio Freda di Estee Lauder, che ha visto crescere del 258% il suo compenso nel 2021 a 66 milioni, circa 1.965 volte un lavoratore di Estee Lauder.
Jay Snowden di Penn National Gaming si posizione sul gradino più basso del podio, con 65,9 milioni guadagnati, 1.942 volte in più un suo dipendente.
Nessun commento:
Posta un commento