Sta per cambiare qualcosa riguardo ai pagamenti digitali. La Commissione europea ha infatti formulato una proposta per accelerare le transazioni, fino a renderle tutte immediate. Inoltre, a costi più contenuti e quindi più convenienti.
La svolta sui pagamenti
La proposta di Bruxelles è di modificare il regolamento istituito nel 2012 (Sepa, Single euro payments area), così da rendere disponibili universalmente tutte i pagamenti istantanei, equiparando il prezzo a quello dei bonifici tradizionali.All’inizio di quest'anno, solamente l’11% dei trasferimenti di denaro in Ue sono stati bonifici istantanei, per via di una serie di ostacoli a cominciare dal maggior costo.
Istantaneo è meglio
Ma la UE ritiene di dover intervenire, perché i pagamenti istantanei aiutano a migliorare significativamente il flusso di cassa, generando risparmi sui costi per le imprese, in particolare per le Pmi, compresi i commercianti. Inoltre presentano il grosso vantaggio di liberare il denaro attualmente bloccato in transito nel sistema finanziario, il cosiddetto “fluttuante di pagamento”.
Oggi come oggi, se un cliente dispone un pagamento nel pomeriggio di venerdì, il beneficiario dello stesso se lo vedrà accreditato soltanto il martedì successivo. La Commissione europea intende modificare questa situazione, così che un bonifico che parte alle 19.00 (di qualsiasi giorno) viene recepito un minuto più tardi.
Cosa serve per procedere
La proposta formulata dalla Commissione europea si basa su quattro requisiti.
Anzitutto rendere i pagamenti istantanei in euro universalmente disponibili. I fornitori di servizi di pagamento dovranno quindi predisporre una versione istantanea entro un periodo definito.
In secondo luogo, i fornitori di servizi di pagamento devono garantire un prezzo uguale tra pagamenti istantanei e bonifici tradizionali.
In terzo luogo, i fornitori devono verificare la corrispondenza tra il numero di conto bancario (Iban) e il nome del beneficiario fornito dal pagatore, questo per evitare errori o frodi.
Infine, bisogna eliminare le frizioni nell’elaborazione dei pagamenti istantanei in euro, preservando l’efficacia dello screening delle persone soggette a sanzioni dell’Ue.
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