In base al rapporto Bankitalia sui bilanci dei nuclei familiari, la UIL (Unione Italiana del lavoro) ha calcolato che la spesa per affitti ha raggiunto il 19,9% del budget delle famiglie italiane, quelle che non possono permettersi una casa di proprietà. Secondo i calcoli della UIL, ogni anno queste famiglie devono pagare circa €6450, ossia 538 euro al mese (calcolo elaborato sui valori medi delle locazioni dell'Agenzia delle Entrate).
I dati sugli affitti
Il calcolo è stato fatto con riferimento a un appartamento mediamente di 100 metri quadri, che si trova in una zona semi centrale delle città capoluogo di provincia. E' chiaro tuttavia che, anche se il valore medio nazionale è pari a €538, l'ammontare degli affitti può variare in modo sensibile da città a città, e soprattutto in relazione alla collocazione geografica. Come vedremo, si parte così da affitti poco superiori ai €200, per arrivare in alcune zone anche a superare i 1400.Sempre secondo i calcoli della UIL, le persone interessate da questa situazione sono circa 5,2 milioni, ossia il 20,5% delle famiglie italiane. Il problema del riguarda soprattutto le nuove famiglie, ossia i nuclei di recente costituzione, visto che quasi nella metà dei casi vivono in affitto. Un'altra fetta notevole, ossia il 40%, è invece costituita da giovani coppie che non hanno ancora figli.
Andamento degli affitti e zona geografia
Per quanto riguarda il costo medio degli affitti, la città più cara d'Italia è Roma. Nella Capitale si paga circa €1400 al mese, con una incidenza di circa la metà sul budget di una famiglia. Al secondo posto si colloca Milano, dove l'affitto costa in media €1358. Oltre i €900 si pagano anche a Bologna e Firenze, mentre la città meno cara Italia è Caltanissetta, in Sicilia, dove il costo medio di una locazione e di appena €218 al mese.
Affitti e bollette
Una fotografia del genere deve preoccupare soprattutto alla luce del rincaro delle bollette dell'energia. Tra affitti e bollette, alle famiglia resta praticamente solo quello che basta per fare la spesa, e in molti casi neppure quello.
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