lunedì 16 gennaio 2023

Mercati finanziari, l'attenzione è ancora sulle banche centrali

La settimana che è appena cominciata vedrà i mercati finanziari ancora molto attenti agli sviluppi che ci saranno sul fronte delle banche centrali, che ormai da mesi dominano la scena.

Davos e meeting delle banche centrali

La partita si giocherà su più tavoli. Da una parte i mercati finanziari monitoreranno tutti gli interventi che ci saranno da Davos, il paese svizzero dove lunedì comincerà il World Economic Forum.

Da questa sede parleranno diversi banchieri centrali. Particolare attenzione sarà dedicata agli interventi di Christine Lagarde, capo della BCE, che parlerà sia giovedì che venerdì, e l'intervento di Hacker della Federal Reserve, che di recente si è espresso a favore di un rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi di interesse.

Di sicuro questi interventi orienteranno i movimenti del dollaro, che di recente ha disegnato una candela inverted hammer trading ed ha imboccato la strada della discesa.

I meeting

Oltre a questi interventi, ci saranno anche di riunioni di banche centrali. A cominciare da quella della Bank of Japan. A dicembre l'istituto centrale nipponico ha deciso di ampliare la banda di oscillazione dei rendimenti dei titoli di stato a lungo termine. Durante questa riunione potrebbe adottare ulteriori misure.

Un altro meeting importante è quello della Banca centrale della Turchia. Non ci si aspettano novità, dopo i tagli che hanno portato il tasso di interesse al 9% e spinto al ribasso la Lira turca, come si può vedere sui dati di PocketOption broker. Ma quando banca di Turchia le sorprese non possono mai essere escluse.
Da segnalare che i mercati finanziari aspettano con interesse anche i verbali dell'ultima riunione della Banca Centrale Europea, in uscita giovedì.

Dati macro e trimestrali

I mercati finanziari aspettano anche importanti dati macro in settimana. Ad esempio, i dati sulle vendite al dettaglio, la produzione industriale e il PIL della Cina.
Occhi anche sull'inflazione nel Regno Unito e in Giappone. Dall'Eurozona arriverà la lettura finale dell'inflazione di dicembre mentre negli Stati Uniti spiccano i dati sulle vendite al dettaglio e la produzione industriale.

Durante i prossimi giorni continueranno inoltre i report trimestrali dagli Stati Uniti. Tesi sono quelli di Goldman Sachs, Morgan Stanley e Netflix.

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