lunedì 27 maggio 2024

Tassi di interesse, resta aperta la possibilità di un doppio taglio BCE

Mancano ormai pochi giorni al primo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea. Il 6 giugno infatti i funzionari della Eurotower abbasseranno il costo del denaro di 25 punti base. Quello che succederà dopo però è tutto da vedere, ma restano aperte tutte le ipotesi.

Le ultime novità sui tagli ai tassi di interesse

Nella giornata di lunedì è arrivata un'apertura importante da parte del governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, che è anche un membro del consiglio direttivo della Eurotower.

Nel corso di una intervista a Boersen Zeitung ha infatti affermato che è possibile un intervento sui tassi di interesse anche del mese di luglio. "A volte leggo che dovremmo tagliare i tassi di interesse soltanto una volta a trimestre - ha detto - ma dovremmo mantenere la nostra libertà per quanto riguarda i tempi e il ritmo. Chiedo quindi la massima opzionalità, e un agile gradualismo dopo il taglio di giugno".

NB. Se siete interessati al mercato delle valute, imparate anche gli strumenti tecnici di base, come le Bollinger bands.

Ogni scenario è possibile

Sia chiaro, tutto questo non vuol dire che a luglio sicuramente ci sarà un ulteriore intervento da parte della BCE sui tassi di interesse, ma il fatto stesso che all'interno del board ci siano delle visioni più accomodanti è un segnale importante

Lo ha compreso bene il mercato, come dimostra il fatto che le Borse europee nel pomeriggio di lunedì hanno aumentato i giri chiudendo tutte quante in territorio moderatamente positivo. Anche l'euro rispetto al dollaro ha guadagnato terreno, e si sta a poco a poco avvicinando alla soglia di 1,09 (ma i segnali forex gratis segnalano incertezza).

Tutto dipenderà dai dati... e dalla FED

È chiaro che la situazione rimane ancora in divenire, perché dopo la riunione di giugno arriveranno ulteriori report sull'inflazione e sulla crescita economica, che incideranno sicuramente sull'umore all'interno della BCE. Senza dimenticare che, al di là delle smentite, anche le mosse della Federal Reserve incideranno sul cronoprogramma della Banca Centrale Europea.

Al momento i mercati finanziari stanno scontando due o tre tagli al costo del denaro per 25 punti base nel corso di quest'anno. Per quanto riguarda la Federal reserve invece il primo taglio dei tassi è ancora visto come probabile nel mese di settembre. Ma come già detto lo scenario è tutto in divenire.

giovedì 23 maggio 2024

Mercato immobiliare la crisi non tocca il settore del lusso

Le difficoltà economiche degli ultimi due anni hanno colpito il mercato immobiliare, che ovunque in tutto il mondo ha subito una brusca frenata.
Infatti i tassi di interesse elevati scoraggiano il finanziamento per l'acquisto di immobili e al tempo stesso rendono meno appetibili i rendimenti da affitto. Questo scenario però non tocca affatto gli immobili di lusso, che continuano a vivere una loro storia parallela in continua crescita.

Il settore del lusso nel mercato immobiliare

Secondo un'indagine condotta dal prestigioso Wall Street Journal, i normali edifici commerciali hanno patito una riduzione di valore del 20% rispetto a due anni fa. Quelli più esclusivi, situati nelle strade più costose del mondo, non hanno però subito alcuna perdita di valore. E questo è accaduto sia negli Stati Uniti che in Europa.

Un esempio è l'acquisto da parte di Compagnie Financiére Richemont (proprietario di Cartier) di un costosissimo immobile a Londra, nonostante quest'ultimo abbia un rendimento d'affitto estremamente basso, appena il 2,2%.
La vitalità attorno agli immobili di lusso è testimoniata anche dalla forte concorrenza, certificata dal numero e dal valore delle transazioni fatte sul mercato immobiliare per queste categorie esclusive.

Gli immobili come strumenti di marketing

La ragione fondamentale per cui accade tutto questo non è certamente di natura finanziaria, perché come abbiamo detto il rendimento d'affitto di questi immobili non è poi così interessante.
La vera ragione è che queste proprietà commerciali di lusso sono poche, e i marchi del settore sono molto esigenti nel decidere dove aprire un flagship store, dal momento che per loro sono veri e propri strumenti di marketing. In sostanza, l'offerta limitata sul mercato immobiliare di queste proprietà extra lusso alimenta la concorrenza, e quindi spinge il prezzo.

Chi detiene queste proprietà

Bisogna poi aggiungere che gran parte di questi negozi di lusso si trova nelle mani di fondi sovrani o di famiglie aristocratiche, che le possiedono da generazioni. I prezzi esorbitanti ai quali questi immobili sono giunti sul mercato stanno stimolando tali famiglie a liberarsi di questi edifici per fare cassa.

lunedì 20 maggio 2024

Banche centrali al centro dell'attenzione dei mercati nei prossimi giorni

Per i mercati finanziari, questa settimana sarà nuovamente incentrata sulle decisioni delle banche centrali. Sia perché c'è la pubblicazione dei verbali dell'ultimo meeting della FED, sia perché ci sono diverse riunioni in calendario.

Negli USA i verbali della più importante delle banche centrali

Sarà una settimana relativamente tranquilla negli Stati Uniti, con l'attenzione del mercato sulla pubblicazione dei verbali del FOMC, ossia l'organo di politica monetaria della regina delle banche centrali. A corredo anche alcune apparizioni di funzionari della Fed.

I trader osserveranno attentamente i segnali di quando la Fed potrebbe cominciare a tagliare i tassi. Nell'ultimo periodo è tornato a farsi strada l'ipotesi di settembre, e questo ha provocato un calo del dollaro sul mercato valutario. Il Dollar Index si è riavvicinato ai 104, come ben sa chi adotta forex intraday strategie.
Sempre negli USA sono attesi alcuni indicatori economici chiave, tra cui il PMI manifatturiero e dei servizi S&P, gli ordini di beni durevoli e le vendite di case nuove ed esistenti.

Il resto del mondo

A livello globale, i mercati guarderanno a diverse decisioni sui tassi di interesse. Lo faranno le banche centrali di Cina, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Turchia.
In particolare, si prevede che la banca centrale cinese manterrà invariati i tassi di riferimento sui prestiti poiché ha necessità di dare sostegno allo yuan, che ha da poco stampato un triplo minimo trading.

Verranno inoltre pubblicati i tassi di inflazione per Canada, Regno Unito, Giappone e Sud Africa e i PMI manifatturiero e dei servizi per Australia, Giappone, India, Francia, Germania, Area euro e Regno Unito.
Nel Regno Unito, il calendario economico è pieno di indicatori chiave come l’inflazione (si prevede che quella core scenderà al 3,7%, il livello più basso da ottobre 2021), le vendite al dettaglio, l’indebitamento netto del settore pubblico, la fiducia dei consumatori Gfk e gli ordini alle fabbriche CBI.

Si avvia alla chiusura la stagione delle trimestrali

Intanto la stagione degli utili si sta avvicinando alla fine, con rapporti attesi da importanti aziende come Palo Alto Networks, Lowe’s, Nvidia, PDD Holdings, TJX Companies, Analog Devices, Synopsys, Target e Intuit.

martedì 14 maggio 2024

Economia italiana ringrazia ancora la forza del settore agroalimentare

I numeri confermano ancora una volta l'importanza del settore agroalimentare - che comprende non soltanto l'agricoltura ma anche l'intermediazione e la distribuzione dei prodotti - per l'economia italiana.

Il ruolo strategico nell'economia italiana

Se consideriamo il fatturato dell'agroalimentare italiano, nel 2022 anno è stato di poco inferiore ai 590 miliardi di euro, segnando una crescita di oltre l'8% rispetto al 2021. Rispetto al 2015 la crescita addirittura è arrivata al 29%, ed oggi per l'economia italiana il valore del settore è pari al 19% del PIL.
Inoltre l'agroalimentare è il primo settore manifatturiero in Italia per valore aggiunto generato.

Oltre a questi numeri vanno poi ricordati anche quelli relativi al lavoro. Ben 3,7 milioni di persone sono occupate nel settore, che peraltro ha attirato più di 25 miliardi di euro di investimenti.

La qualità in risposta alla crisi

Se consideriamo che questi numeri sono stati realizzati in un contesto estremamente difficile per l'economia in generale, prima per la crisi da Covid, poi per quella geopolitica e per la crisi energetica, è chiaro che il vero fattore vincente della produzione agroalimentare italiana è la sua qualità. Non per niente l'Italia è al primo posto in Europa per numero di prodotti certificati (i nostri sono 890).

La spinta arriva dall'export

La qualità del settore agroalimentare è apprezzata in tutto il mondo, come dimostra il fatto che il valore dell'export nel 2023 ha toccato una cifra record di 62,2 miliardi di euro, segnando una crescita del 6,4% in media ogni anno a partire dal 2010. Se in quell'anno il settore agroalimentare incideva soltanto per l'8,2% sul totale dell'export dell'economia italiana, questa percentuale oggi sfiora il 10%.

Il vino italiano è il prodotto più cercato all'estero

Spicca in particolar modo il vino, che tra tutti i prodotti si conferma quello a maggiore vocazione estera (vedi quali sono i vini italiani più apprezzati all'estero). Le vendite hanno infatti raggiunto quasi 8 miliardi di euro, e rappresentano circa il 12,5% dell'export agrifood italiano. Ma alle sue spalle crescono anche la pasta, i prodotti lattiero caseari, frutta e vegetali trasformati.

giovedì 9 maggio 2024

Tassi di interesse, la Bank of England si fa più dovish

Al termine della riunione che si è svolta oggi, il Monetary Policy Committee (MPC) della Bank of England ha deciso di confermare il livello dei tassi di interesse al 5,25%, ossia il valore più alto dal 2018.
Anche se il mercato si aspettava questo esito, è rimasto colpito dall'andamento delle votazioni.

La divisione nel MPC sui tassi di interesse

La Bank of England ha comunicato che due membri (sui 9 totali) hanno votato per ridurre il tasso di interesse dello 0,25% (nel meeting precedente era stato soltanto uno). Questo vuol dire che all'interno del comitato di politica monetaria si fa sempre più strada l'ipotesi di cominciare a sforbiciare il costo del denaro, per stimolare la crescita economica.
Proprio questo questo motivo i mercati e gli analisti delle piattaforme online gratis adesso prezzano il primo taglio dei tassi a giugno, anche se resta forte anche l'ipotesi di agosto.

Anche dal governatore Bailey giungono parole dovish: “probabilmente dovremo tagliare i tassi bancari nei prossimi trimestri e rendere la politica monetaria meno restrittiva, forse più di quanto attualmente scontato nei tassi di mercato”.
Tuttavia, la BoE ha confermato che seguirà un approccio basato sull'evoluzione dei dati macroeconomici.

La reazione de mercato

Questo scenario ha finito per indebolire la sterlina, che ha perso quota sul mercato valutario. Dopo la riunione della Bank of England, il cambio GBPUSD è infatti sceso sotto 1,25, avvicinandosi ad una delle fan del ventaglio di Gann.
Al tempo stesso, il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni è sceso ai minimi su un mese, al di sotto del 4,15%.

Previsioni su crescita e inflazione

Per quanto riguarda le previsioni economiche, la BoE prevede che ci sarà una crescita dello 0,4% nel primo trimestre del 2024 e dello 0,2% nel secondo trimestre. Riguardo all'inflazione, si prevede che tornerà vicino all’obiettivo del 2% nel breve termine, anche se persistono rischi per le prospettive a breve termine derivanti da fattori geopolitici, sebbene gli sviluppi in Medio Oriente abbiano avuto finora un impatto limitato sui prezzi del petrolio. Nell'ultimo report, l'inflazione CPI su dodici mesi è scesa al 3,2% a marzo dal 3,4% di febbraio.

martedì 7 maggio 2024

Lavoro, il settore delle rinnovabili creerà milioni di posti

La crescita del settore delle energie rinnovabili spingerà anche il mercato del lavoro. Potrebbero servire 38 milioni di assunti in tutto il mondo in questo settore, che potrebbero diventare 139 milioni per l'intero comparto energetico. Questo secondo recenti previsioni l'Agenzia Internazionale per l'Energia Rinnovabile (IRENA).

La spinta alle rinnovabili e il mercato del lavoro

I settori dell'efficienza energetica, del trasporto su veicoli elettrici, dei sistemi di alimentazione e dell'idrogeno fungeranno da traino. 

Del resto gli investimenti nella Green Economy continuano a crescere sempre di più, e riguardano non soltanto quelle tecnologie che ormai sono consolidate (come il fotovoltaico o l'eolico) ma anche le nuove frontiere (come il biogas o l'idrogeno).

La sfida della Cop28

Una spinta all’intero settore arriva dalle politiche comunitarie che cercano di favorire il più possibile la differenziazione dell'offerta energetica. Ciò avviene tra due fronti, sia su quelle di generazione sia su quelle dei vettori. In entrambi i casi significa grandi investimenti, peraltro diversificati.
La Cop28 ha fissato un impegno per raggiungere entro il 2030 il triplo della potenza installata in energia rinnovabili e raddoppiare l'efficienza energetica. A questo programma hanno già aderito 118 stati, a partire da i membri dell'Unione Europea.

Le conseguenze sul lavoro

Chiaramente questa spinta si tradurrà in forti conseguenze anche nel mercato del lavoro. Serviranno non soltanto uomini ma soprattutto competenze necessarie per guidare le aziende nel percorso di transizione verso l'energia pulita.
Attualmente il settore delle energie rinnovabili coinvolge quasi 13 milioni di unità di lavoro in tutto il mondo. Nei prossimi tre o quattro anni nel settore fotovoltaico ed eolico la richiesta di personale potrebbe giungere a 150.000 nuovi posti.

Le figure più richieste dal mercato

Nell'ambito della Green Economy le figure più cercate sono quelli dei project manager, ovvero quei professionisti che sono in grado di gestire l'intera evoluzione di un progetto. Questo richiede capacità di pianificare il lavoro e di interfacciarsi con i vari portatori di interesse, facendo in modo che le tempistiche vengono rispettate senza incidere sul budget del progetto. Altre figure molto richieste sono i commerciali e consulenti alle vendite, ma anche progettisti, agronomi ed energy manager.